Roma , giovedì, 30. settembre, 2021 9:00 (ACI Stampa).
Santomera, 30 settembre 1893. In questo giorno, nasce Madre Speranza di Gesù, al secolo María Josefa Alhama Valera, religiosa e mistica spagnola, fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle e dei Figli dell'Amore Misericordioso. Papa Francesco l’ha dichiarata beata il 31 maggio 2014. Ora, dalla Spagna, trasferiamoci a Roma: via Casilina, 323.
E’ la sede del Governo generale delle istituzioni religiose fondate dalla beata. In questa Casa, vive ancora, forte, lo spirito originario della Congregazione, grazie alle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Qui, la Madre ha vissuto per quindici anni: dal 1936 al 1951. Morirà, poi, a Collevalenza - vicino Perugia - l’8 febbraio 1983.
Per poter conoscere meglio questa affascinante figura di santità del Novecento, AciStampa ha chiesto alla Madre Generale della Congregazione, Madre Speranza Montecchiani, di fornirci un ritratto della beata spagnola.
Se dovesse delineare in poche parole la figura della Beata Madre Speranza, quali parole le verrebbero in mente?
Madre Speranza faceva percepire la presenza di Gesù, prima di tutto. Il suo sguardo profondo e luminoso; la sua intima comunione con Gesù, alimentata dalla preghiera continua anche nell’azione; i frequenti colloqui con Lui; il suo forte desiderio della santità, di fare la Volontà di Dio; il voler abbracciare la croce per collaborare alla salvezza delle anime, come una sposa unita allo Sposo nell’amore e nel dolore, fino a condividerne la Passione, nel silenzio e nel segreto della sua sobria cameretta. Tutto ciò è Madre Speranza. E poi c’era questa sua maternità spirituale - da tutti sperimentata - che avvicinava alla paternità e maternità del cuore di Dio. A ciò si deve aggiungere la dedizione ai più bisognosi, ai sacerdoti, ai peccatori, ai sofferenti, manifestata con l’accoglienza, l’amore, il sacrificio e l’offerta di sé. Madre Speranza rendeva - veramente - visibile l’Amore Misericordioso.