Città del Vaticano , domenica, 26. settembre, 2021 12:13 (ACI Stampa).
Commentando il Vangelo di oggi, in cui Gesù rimprovera i discepoli che hanno impedito ad uomo di scacciare i demoni in nome suo, Papa Francesco mete in guardia dalla “tentazione della chiusura”, perché “ogni chiusura fa tenere a distanza chi non la pensa come lui”. Alla fine della preghiera dell'Angelus, Papa Francesco ricorda anche che oggi è la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, e invita a costruire un mondo "sempre più inclusivo".
Giornata nuvolosa, a Roma, ma questo non impedisce a qualche centinaio di fedeli (tra loro, diverse comunità etniche) di riunirsi in piazza San Pietro per ascoltare le parole di Papa Francesco. Questi, come di consueto, commenta il Vangelo del giorno, e ricorda che Gesù invita i discepoli, che pensavano di avere “l’esclusiva di Gesù”, a non ostacolare piuttosto chi si adopera nel bene, perché concorre a realizzare il progetto di Dio. Gesù, ricorda Papa Francesco, “ammonisce: invece di dividere le persone in buone e cattive, tutti siamo chiamati a vigilare sul nostro cuore, perché non ci succeda di soccombere al male e di dare scandalo agli altri”.
Con queste parole, Gesù svela la tentazione della chiusura, che porta i discepoli a sentirsi “prediletti” e a considerare “gli altri come estranei, fino a diventare ostili nei loro confronti”.
Commenta Papa Francesco: “Questo – lo sappiamo – è la radice di tanti grandi mali della storia: dell’assolutismo che spesso ha generato dittature e di tante violenze nei confronti di chi è diverso”.
Papa Francesco invita a “vigilare sulla chiusura nella Chiesa”, diffusa dal diavolo che “tenta con furbizia”, e può succedere “come a quei discepoli che arrivano ad escludere persino chi aveva cacciato il diavolo stesso”.