Roma , domenica, 26. settembre, 2021 11:00 (ACI Stampa).
“Nessuno tema il Vangelo di Gesù”. È un grido che risuona forte, nel messaggio dei presidenti delle Conferenze Episcopali Europee ai popoli di Europa. Nell’assemblea dei cinquanta anni, che segna anche un necessario cambio generazionale con una nuova presidenza, i vescovi concludono la loro assise con un appello ai popoli di Europa di non temere il Vangelo, ma anzi di riscoprirne le radici.
“Come è noto – sottolineano i vescovi - la storia europea è un intreccio armonico di peculiarità che hanno trovato sintesi e compimento nella persona di Cristo, Redentore del mondo”.
Un dono portato dalla predicazione di Pietro e Paolo, che hanno dato “testimonianza di fede fino al sangue”, ma che hanno così “irrorato ogni dove attraverso vie e ponti, scambi e ricerca, liturgia e la comune fede”, a testimoniare l’approdo a Roma di Gerusalemme ad Atene.
I vescovi sanno che “sia la fede cristiana che la religione” sono incalzate dalle “sfide dei tempi, come la difficoltà di dialogare, la diffidenza nell’incontro dell’altro, la cultura materialista dominante”, ma invitano a “non temere” ed essere piuttosto uniti.
Esortano i vescovi: “O Genti che ci ascoltate, la nostra voce non è potente, ma porta l’eco dei secoli: ha un solo nome da annunciare sui tetti di ogni dove, Gesù Cristo. Egli è la vera speranza dell’Europa poiché è la verità, e solo la verità rende liberi”.