Città di Castello , lunedì, 20. settembre, 2021 12:30 (ACI Stampa).
Era nata cieca e con una malformazione, fu nascosta dai genitori, visse girovagando finché non trovò casa in una famiglia. Pregò, con grande intensità, le furono attribuiti miracoli anche in vita, ed era beata da diverso tempo. Papa Francesco ha voluto garantire la canonizzazione equipollente a Santa Margherita di Città di Castello, vissuta tra il XIII e il XIV secolo. E per l’occasione, il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, è stato lo scorso 19 settembre nella cittadina umbra per celebrare una Messa di ringraziamento.
Nella sua omelia, il Cardinale ha ripercorso la vita della santa, abbandonata tre volte: dalla sua famiglia, che si vergognava della sua condizione, e che la portò prima in un sepolcro di un frate morto in odore di santità, da cui speravano in un miracolo, e poi addirittura per strada: e dalle monache di un monastero in cui sperava di trovare rifugio.
La vicenda di Santa Margherita non “terminò nella disperazione”, fu accolta da una coppia di sposi, Venturino e Grigia, e lì portò a compimento la sua vocazione”.
Sottolinea il Cardinale Bassetti: “Le disabilità che Margherita portava nel suo corpo, e gli abbandoni che ha sofferto, hanno certamente segnato la sua esistenza, ma tutto questo dolore è stato compensato e consolato dall’amore di Dio”.
Secondo il Cardinale Bassetti, “la vicenda umana e spirituale della Santa di Città di Castello, allora, dopo sette secoli, ha ancora molto da dire e da insegnare a questa Chiesa, alla Chiesa italiana, e alla Chiesa universale”.