Bratislava , lunedì, 13. settembre, 2021 17:16 (ACI Stampa).
La piazza Rybné námestie una volta vedeva vicine la cattedrale di San Martino e la sinagoga Neolog, demolita nel 1969 dal governo comunista, insieme all’intero ghetto, per far posto al Ponte dell’Insurrezione nazionale slovacca, noto anche come Ponte Nuovo.
“Qui- ha detto Papa Francesco- c’era una sinagoga, proprio accanto alla Cattedrale dell’Incoronazione. L’architettura, come è stato detto, esprimeva la pacifica convivenza delle due comunità”.
La comunità ebraica che la frequentava era stata fondata nel 1871. La sinagoga, costruita nel 1893, era in stile moresco, ed era sopravvissuta indenne alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi, nella piazza, la ricorda il Memoriale dell’Olocausto.
Papa Francesco è stato accolto al memoriale sulla piazza dal Presidente dell’Unione Centrale delle Comunità Religiose Ebraiche nella Repubblica Slovacca, Signor Richard Dudarev.
“Il nome di Dio è stato disonorato: nella follia dell’odio” ha ricordato il Papa: “Qui, davanti alla storia del popolo ebraico, segnata da questo affronto tragico e inenarrabile, ci vergogniamo ad ammetterlo: quante volte il nome ineffabile dell’Altissimo è stato usato per indicibili atti di disumanità! Quanti oppressori hanno dichiarato: “Dio è con noi”; ma erano loro a non essere con Dio”. Ed ha aggiunto: “Questo è per noi il tempo in cui non si può più oscurare l’immagine di Dio che risplende nell’uomo. Aiutiamoci in questo. Perché anche oggi non mancano idoli vani e falsi che disonorano il nome dell’Altissimo. Sono quelli del potere e del denaro che prevalgono sulla dignità dell’uomo, dell’indifferenza che gira lo sguardo dall’altra parte, delle manipolazioni che strumentalizzano la religione, facendone questione di supremazia oppure riducendola all’irrilevanza”. E guardando al futuro il Papa ha detto: “Qui le nostre storie si incontrano di nuovo. Qui insieme affermiamo davanti a Dio la volontà di proseguire nel cammino di avvicinamento e di amicizia”.