Il Papa poi elenca tre parole importanti. La prima è libertà. "Senza libertà non c’è vera umanità, perché l’essere umano è stato creato libero per essere libero. I periodi drammatici della storia del vostro Paese sono un grande insegnamento: quando la libertà è stata ferita, violata e uccisa, l’umanità è stata degradata e si sono abbattute le tempeste della violenza, della coercizione e della privazione dei diritti - commenta Francesco - A volte anche nella Chiesa questa idea può insidiarci: meglio avere tutte le cose predefinite, le leggi da osservare, la sicurezza e l’uniformità, piuttosto che essere cristiani responsabili e adulti, che pensano, interrogano la propria coscienza, si lasciano mettere in discussione. Nella vita spirituale ed ecclesiale c’è la tentazione di cercare una falsa pace che ci lascia tranquilli, invece del fuoco del Vangelo che ci inquieta e ci trasforma".
"Carissimi, non abbiate timore di formare le persone a un rapporto maturo e libero con Dio. Questo forse ci darà l’impressione di non poter controllare tutto, di perdere forza e autorità; ma la Chiesa di Cristo non vuole dominare le coscienze e occupare gli spazi, vuole essere una “fontana” di speranza nella vita delle persone. Lo dico soprattutto ai Pastori: voi esercitate il ministero in un Paese nel quale tante cose sono rapidamente cambiate e sono stati avviati molti processi democratici, ma la libertà è ancora fragile. Lo è soprattutto nel cuore e nella mente delle persone. Per questo vi incoraggio a farle crescere libere da una religiosità rigida. Nessuno si senta schiacciato. Ognuno possa scoprire la libertà del Vangelo, entrando gradualmente nel rapporto con Dio, con la fiducia di chi sa che, davanti a Lui, può portare la propria storia e le proprie ferite senza paura e senza finzioni, senza preoccuparsi di difendere la propria immagine. L’annuncio del Vangelo sia liberante, mai opprimente. E la Chiesa sia segno di libertà e di accoglienza!", suggerisce Papa Francesco.
La seconda parola del Papa è creatività. "Non è forse questo il compito più urgente della Chiesa presso i popoli dell’Europa: trovare nuovi alfabeti per annunciare la fede?", domanda il Papa. "Che bello quando sappiamo trovare vie, modi e linguaggi nuovi per annunciare il Vangelo! Il più grande creativo è lo Spirito Santo! Se con la nostra predicazione e con la nostra pastorale non riusciamo a entrare più per la via ordinaria, cerchiamo di aprire spazi diversi, sperimentiamo altre strade. La predicazione...L'omelia è uno dei problemi di questo tempo. L'omelia è un sacramentale, è nel cuore dell'Eucaristia. Pensiamo ai fedeli che devono sentire omelia di 40 minuti su argomenti che non li toccano. Sacerdoti, vescovi pensate a come fare l'omelia perchè ci sia un contatto con la gente. Un'omelia non deve andare oltre 10 minuti. Un'idea, un'immagine e un affetto. Cosi è semplice l'annuncio del Vangelo, cosi predicava Gesù", dice ancora il Pontefice.
Infine, il dialogo. "Una Chiesa che forma alla libertà interiore e responsabile, che sa essere creativa immergendosi nella storia e nella cultura, è anche una Chiesa che sa dialogare con il mondo, con chi confessa Cristo senza essere dei nostri, con chi vive la fatica di una ricerca religiosa, anche con chi non crede. Non è selettiva di un gruppetto, ma dialoga con tutti", ne è certo Papa Francesco.
Monsignor Stanislav Zvolenský, Presidente della Conferenza Episcopale della Slovacchia, Arcivescovo Metropolita di Bratislava, saluta con affetto il Papa. "I nostri cuori tremano di emozione, come in quel momento quando il Sommo Pontefice San Giovanni Paolo II anni fa entrò in questo tempio. Per noi è una visita molto cara, gioiosamente attesa. La Sua presenza ci fa sentire l’universalità e l’unità della Madre Chiesa. Gli Slovacchi hanno sempre amato e rispettato il Santo Padre. E amano e rispettano Papa Francesco! Noi ogni giorno chiediamo l’aiuto di Dio per Lei, pregando, anche cantando", dice Monsignor Stanislav Zvolenský.
La Conferenza episcopale della Slovacchia è composta dai presuli delle 11 circoscrizioni ecclesiastiche (8 di rito latino e tre di rito bizantino) e dell’Ordinariato militare. Il suo attuale presidente è Monsignor Stanislav Zvolenský, Arcivescovo di Bratislava, il vicepresidente è Monsignor Bernard Bober, Arcivescovo metropolita di Košice, mentre il segretario generale è Monsignor Marián Chovanec, Vescovo di Banská Bystrica. La Kbs è membro del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa.
Papa Francesco subito dopo rientra in auto alla Nunziatura Apostolica di Bratislava. Oggi pomeriggio lo aspetta la visita al "Centro di Betlemme".
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