Per il Segretario di Stato vaticano, il politico deve saper dirigere la sua attenzione “verso le decisioni globali” presentate come un mezzo per garantire la stabilità dell’ordine sociale, considerando che le risposte alla crisi si vanno a configurare “su una scala più ampia e con una visione a medio e lungo termine”.
Non basta “riorientare le risorse di spesa verso programmi di sviluppo”, ma piuttosto di governare le sfide come la pandemia, perché queste “riguardano la famiglia umana nel suo insieme e il suo futuro”.
Il cardinale Parolin sottolinea dunque che l’esercizio dell’autorità non può coincidere “con una visione personale, di parte o nazionale”, ma piuttosto “con un sistema organizzato di persone e di idee condivise e possibili”. L’amicizia e l’incontro sono dunque “uno stile di governo, una chiamata alla responsabilità ai vari livelli e funzioni di governo”.
Il cardinale Parolin al santuario di Montevergine: la situazione in Afghanistan
Il 5 agosto, il Cardinale Parolin è stato al santuario di Montevergine, per presiedere la celebrazione eucaristica che ha chiuso i festeggiamenti in onore della Madonna del Santuario. Intervistato a margine dell’evento, il Cardinale Parolin ha sottolineato che la situazione in Afghanistan non è semplice, che si è cercato di seguire la situazione dal punto di vista umanitario, e che è stato anche grazie a quel lavoro che padre Giovanni Scalese, a capo della Missione sui iuris nel Paese, è potuto tornare in Italia insieme alle suore di Madri Teresa e i 14 orfani disabili che assistevano.
L’incontro tra Salvini e l’arcivescovo Gallagher
Il 10 settembre, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha avuto un incontro con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. Era stato l’arcivescovo Gallagher a consegnare all’ambasciatore italiano la “nota verbale” con cui la Santa Sede aveva protestato per i contenuti della legge anti-omofobia allora in discussione.
Il tema dell’incontro, secondo i notisti politici, è stato il tema dell’Afghanistan. È la prima volta che Salvini va in Vaticano come segretario della Lega, mentre c’era già stato come ministro dell’Interno.
Richiesto dallo stesso Salvini, il colloquio si è prima di tutto focalizzato sul tema dell’Afghanistan, ma anche la questione dei migranti.
Salvini lo ha definito “un colloquio lungo e cordiale durante il quale sono stati affrontati vari temi, non solo la situazione in Afghanistan”. La Santa Sede non ha diffuso commenti al termine dell’incontro, come d’abitudine.
FOCUS PAPA FRANCESCO
Il messaggio di Papa Francesco per un summit sulla libertà religiosa ad Etchmiadzin
Dal 9 al 10 settembre, si è tenuto ad Etchmiadzin, il “Vaticano” della Chiesa Apostolica Armena, una conferenza sulla libertà religiosa internazionale e la pace. Papa Francesco ha inviato un messaggio, che è stato letto all’incontro dall’arcivescovo José Bettencourt, nunzio apostolico in Georgia e Armenia.
Nel suo messaggio, il Papa ha sottolineato che la ricerca di libertà religiosa è spesso frustrata da “passate incomprensioni, divisioni e ingiustizie che sono solo cresciute durante l’attuale pandemia, portando a nuovi cicli di violenza in molte parti del mondo”.
Papa Francesco ha affermato che “le ferite possono essere guarite da dialogo, riconciliazione e carità fraterna, che sono le fondamenta per una nuova, durevole concordia e sviluppo sostenibile nella vostra regione e in tutta Europa”.
Papa Francesco ha quindi enfatizzato il ruolo dei leader religiosi nel perseguire la pace, che deve essere un modello che gli altri possano seguire, “mettendo in luce l’indispensabile ruolo della religione nel costruire la società”.
Quando il presidente Mattarella andrà da Papa Francesco?
Secondo fonti dell’ADN Kronos, Papa Francesco riceverà il prossimo 16 dicembre il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Al termine del suo settennato, Mattarella va dal Papa in visita di congedo. La precedente visita di Mattarella è stata l’ultima in Vaticano che ha seguito il protocollo della visita di Stato.
FOCUS MULTILATERALE
La Santat Sede all’OSCE: sicurezza, stabilità e sviluppo sostenibile
È stato l’arcivescovo Charles Balvo, nunzio in Repubblica Ceca, a leggere l’intervento della Santa Sede all’incontro su “Promuovere la sicurezza globale, la stabilità e lo sviluppo sostenibile nell’area OSCE attraverso il potenziamento economico delle donne”, che si è tenuto a Praga lo scorso 9 settembre.
L’incontro era il meeting conclusivo del 29esimo Forum Economico e Ambienatle OSCE. Parlando del ruolo delle donne, la Santa Sede ricorda come dieci anni fa, a Vilnius, in una riunione analoga era stato riconosciuto il ruolo delle donne, ma che ancora oggi c’è molto da fare per superare la disparità.
“Come è stato notato diverse volte in questo Forum, è indiscutibile che le donne sono state disproporzionalmente colpite dalle conseguenze della pandemia del COVID 19. Il loro inestimabile contributo come fornitrici di servizi sanitari e la loro presenza in diversi settori di lavoro informale le ha portate in prima linea nella crisi e ha imposto loro un peso particolarmente duro”.
Mentre riconosce i passi avanti fatti, la Santa Sede notta che “finché ci saranno questi due pesi e due misure che portano a ingiustificate discrepanze tra donne e uomini in termini di paga, assicurazione e sicurezza sociale, abbiamo molto lavoro davanti a noi”.
La Santa Sede a New York, la Messa prima dell’Assemblea Generale
Dal 1986, ogni anno, la Missione della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York organizza un servizio di preghiera per la comunità diplomatica delle Nazioni Unite all’apertura dell’assemblea generale. Il servizio di preghiera, insieme ad alri leader religiosi ed ecumenici dell’area di New York, si tiene alla chiesa della Santa Famiglia, la cosiddetta “parrocchia delle nazioni Unite”.
Quest’anno, il servizio si terrà il 13 settembre, alle 6 di sera, e la preghiera sarà offerta come ringraziamento per quello che le Nazioni Unite sono riuscite a raggiungere durante la difficile 75esima sessione dell’Assemblea Generale e per il successo della 76esima.
Si pregherà anche per quanti sono ancora colpiti dalla pandemia, per la protezione della casa commune in anticipazione del summit COP26 di Glasgow (dove potrebbe intervenire anche Papa Francesco), per la prossima giornata internazionale per l’Eliminazione Ttotale delle Armi Nucleari.
La meditazione sarà tenuta dal vescovo Maronita di Brooklyn Gregory Mansur, e ci sarà un video messaggio del Segretario generale ONU Guterres, nonché un interventto di Abdullah Shahid, che assumeràa la presidenza della 76esima sessione”.
La Santa Sede alle Nazioni Unite, il ruolo della cultura della pace
Il 7 settembre, l’arcivescovo Gabriele Caccia, Osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite, ha parlato durante il Forum di Alto Livello delle Nazioni Unite sulla cultura della pace.
Nel suo intervento, ha notato che la pace comincia in famiglia, nelle amicizie e nelle interazioni umane di ogni giorno tra persone, e che la risposta al COVID è più “resiliente e genuinamente inclusiva” quando si basa su “gentilezza e fraternità”.
L’arcivescovo Caccia ha anche messo in luce come sia necessario mettere i poveri e quanti sono margine della società al primo posto, mentre si lavora per un recupero economico – sociale dopo il COVID-19.
FOCUS EUROPA
Il nunzio Jozic dal Ministro degli Esteri Bielorusso
Il 9 settembre, l’arcivescovo Ante Jozic, nunzio apostolico in Bielorussia, ha fatto visita al ministro degli Esteri bielorusso Vladimir Makei. Ne ha dato notizia il ministero degli Esteri.
Secondo una nota diffusa dopo l’incontro, le parti hanno discusso di “cooperazione umanitaria e delle interazioni tra i due Stati nelle organizzazioni internazionali”. Makei ha confermato la volontà di costruire un rapporto costruttivo con la Santa Sede.
Si legge nella nota che “il ministro ha enfatizzato l’inviolabilità dell’approccio ufficiale verso la Chiesa Cattolica in Bielorussia, l’inammissibilità di incitare l’intolleranza religiosa e l’importanza di preservare l’armonia etno-confessionale nella nazione in generale. In questo contesto, non si dovrebbe attribuire alcuna importanza -a individui, puramente soggettivi tentativi di presentare la situazione differenemente”.
C’è un invito per Papa Francesco in Bielorussia, arrivato alla normalizzazione dei rapporti dopo le tensioni dovute all’esilio forzato dell’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, emerito di Minsk, e poi al suo rientro. Nel periodo dell’esilio dell’arcivescovo, il presidente Lukashenko era arrivato a chiedere una Chiesa nazionale bielorussa.
FOCUS AMERICA LATINA
Messico, è incostituzionale perseguire penalmente l’aborto
La scorsa settimana, la Corte Suprema di Giustizia del Messico ha stabilito all’unanimità che è incostituzionale perseguire l’aborto penalmente. La Corte si è espressa in merito alla costituzionalità di alcuni articoli del codice penale dello Stato del Coahuila (Messico settentrionale), che puniscono le donne che abortiscono con pene fino a tre anni di reclusione.
Con la votazione, questo non succederà. Attualmente, nel Paese, l’aborto è depenalizzato fino a 12 settimane di gestazione a Città del Messico, dove viene praticato gratuitamente nelle strutture sanitarie; recentemente è stato depenalizzato fino alla dodicesima settimana anche negli stati di Oaxaca, Hidalgo e Veracruz.
È atteso un pronunciamento ufficiale della Conferenza episcopale messicana (Cem), che nei giorni scorsi, in coerenza con i recenti e frequenti pronunciamenti, aveva auspicato una sentenza diversa, ricordando che “l’essere umano dev’essere riconosciuto nella sua dignità in tutte le tappe della vita” e augurandosi che la Corte garantisse “una protezione equivalente alla madre e al nascituro, senza discriminazioni basate sul loro grado di sviluppo”.