Spoleto , venerdì, 10. settembre, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Giornata di festa per il 50° di fondazione della Caritas di Spoleto Norcia. Il 4 settembre l'Arcidiocesi ha dedicato un'intera giornata per celebrare l'evento. Tutto è avvenuto al Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” di Spoleto con un convegno dal titolo “Tra memoria e profezia”.
"In questi 50 anni – commenta l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo – abbiamo accumulato un patrimonio enorme di solidarietà. Siamo qui oggi a prendere coscienza delle radici per guardare avanti con fantasia, coraggio e audacia. Questa giornata non è un’autocelebrazione, ma un modo di dire che il bene è ancora possibile in questa nostra società".
Era il 1971, quando l’arcivescovo Giuliano Agresti fu incaricato da Paolo VI, insieme ad altri due vescovi (uno per il nord e uno per il sud Italia), di redigere il primo statuto di Caritas Italiana, ufficialmente costituita il 2 luglio di quell’anno. Rientrato a Spoleto, monsignor Agresti volle subito avviare l’esperienza della Caritas nella valle spoletana, nominando don Sergio Virgili quale direttore. È stata, quindi, una delle prime Caritas diocesane italiane a prendere forma.
Durante la giornata, come ricorda anche il sito ufficiale dell'Arcidiocesi, c’è stato il ricordo – video e di testimonianze dirette – di quanto la Caritas di Spoleto-Norcia ha fatto in questi anni: la vicinanza alle persone nelle calamità (terremoti del 1979, 1997 e 2016), le esperienze missionarie (Brasile, Albania, Romania, Kosovo, India, Tanzania, Georgia) e le opere segno (la casa OAMI per disabili di Baiano di Spoleto, gli Orti Solidali della Misericordia a Trevi, la Casa Patris corde per padri separati a Montefalco e la Locanda della Misericordia a Spoleto).
In più, anche una novità. La Mensa della Misericordia cambia nome e diventa Locanda della Misericordia “Ponziano Benedetti”. A spiegare il perchè di questo cambio c'era la vedova, la signora Anna Benedetti, una delle colonne della Caritas diocesana: "Questo è un posto dove si respira famiglia. È bello che ora si chiami Locanda e non più Mensa, termine che rimanda a quella aziendale. Invece Locanda – ha detto – ci rimanda a Betania, città dove Gesù andava dagli amici Marta, Maria e Lazzaro per sentirsi a casa e con loro condivideva anche il cibo".