Città del Vaticano , mercoledì, 8. settembre, 2021 9:30 (ACI Stampa).
Il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla Lettera ai Galati dell’Apostolo Paolo, incentra la sua meditazione sul tema: “Siamo figli di Dio”. Durante l'Udienza Generale di oggi Papa Francesco commenta: "L’Apostolo insiste con quei cristiani perché non dimentichino la novità della rivelazione di Dio che è stata loro annunciata".
"Noi cristiani diamo spesso per scontato questa realtà di essere figli di Dio. È bene invece fare sempre memoria grata del momento in cui lo siamo diventati, quello del nostro battesimo, per vivere con più consapevolezza il grande dono ricevuto. Se io vi chiedessi chi di voi sa la data del proprio Battesimo? Le mani alzate non sarebbero tante, invece è la data nella quale siamo diventati figli di Dio, coloro che non la conoscono domandino quando sono stati battezzati", sottolinea Papa Francesco.
San Paolo nelle sue Lettere fa riferimento più volte al battesimo. "Per lui, essere battezzati equivale a prendere parte in maniera effettiva e reale al mistero di Gesù - dice il Papa - Il battesimo, quindi, non è un mero rito esteriore. Quanti lo ricevono vengono trasformati nel profondo, nell’essere più intimo, e possiedono una vita nuova, appunto quella che permette di rivolgersi a Dio e invocarlo con il nome di Abbà, padre”.
Il Papa insiste: "L'uguaglianza in Cristo supera la differenza sociale tra i due sessi, stabilendo un’uguaglianza tra uomo e donna allora rivoluzionaria e che c’è bisogno di riaffermare anche oggi. Quante volte noi sentiamo espressioni che disprezzano le donne, uomo e donna hanno la stessa dignità, c'è una schiavitù delle donne, ma siamo uguali in Cristo Gesù".
"Come si può vedere, Paolo afferma la profonda unità che esiste tra tutti i battezzati, a qualsiasi condizione appartengano, perché ciascuno di loro, in Cristo, è una creatura nuova. Ogni distinzione diventa secondaria rispetto alla dignità di essere figli di Dio, il quale con il suo amore realizza una vera e sostanziale uguaglianza", commenta ancora il Pontefice.