Città del Vaticano , venerdì, 3. settembre, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Angelo Scelzo è un uomo che come pochi conosce i media vaticani degli ultimi decenni: prima era vicedirettore del giornale della Santa Sede L’Osservatore Romano, successivamente direttore dell’agenzia Fides della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, responsabile dell’Ufficio comunicazione del Grande Giubileo del 2000, poi per tredici anni sottosegretario del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, e dal 2013 al 2016 vicedirettore della Sala Stampa vaticana. Ha raccontato cinquant’anni di comunicazione della Santa Sede in un libro intitolato significativamente “La penna di Pietro”.
Nel suo dettagliato libro, particolarmente nei primi capitoli, appare spesso il nome di Andrzej Maria Deskur, monsignore polacco che dal 1952 lavorava nella Curia Romana. Il card. Deskur è passato alla storia come “amico di Giovanni Paolo II” ma non bisogna scordare il suo ruolo fondamentale nell’introdurre la Chiesa nel mondo delle comunicazioni sociali. In occasione del decimo anniversario della morte del card. Deskur (3 settembre 2011) ho parlato con Scelzo di questo eminente ecclesiastico.
Il nome di Deskur è legato al mondo delle comunicazioni già sotto il pontificato di Pio XII (non tutti sanno che Papa Pacelli è l’autore dell’Enciclica “Miranda Prorsus” – “Le meravigliose invenzioni”, e intervenne 89 volte su cinema, radio, televisione e stampa). Che cosa faceva esattamente il giovane Monsignore in quei tempi?
A leggere dai primi passi l’evoluzione del mondo della comunicazione in Vaticano, il nome di mons. Andrea Deskur è come la grande traccia di un cammino che, in poco tempo, e attraverso il passaggio fondamentale del Concilio Vaticano II ha portato davvero lontano, fino all’epoca della rivoluzione digitale.
Il mondo vaticano di Andrea Deskur può essere simboleggiato da Palazzo San Carlo, dove ha abitato fino alla morte, ma all’interno del quale, negli uffici a piano terra, si è sviluppata tutta la storia del massimo organismo dei media vaticani, il Dicastero delle Comunicazioni Sociali. Pochi organismi della Santa hanno cambiato nome in maniera così frequente come questo , a riprova della sua continua evoluzione e del suo costante aggiornamento per venire incontro alle mutate esigenze del settore. Ebbene Deskur ha vissuto, e da protagonista, tutti i diversi passaggi, a partire dalla nascita stessa dell’organismo, istituito da Pio XII, come . Siamo agli albori del Dicastero, ma già troviamo tra i fondatori, il coltissimo monsignore, primo tra i polacchi ad approdare in Vaticano.