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Guido Marini lascia le cerimonie pontificie: Papa Francesco lo nomina vescovo di Tortona

Dopo 14 anni come Maestro delle Cerimonie Pontificie, monsignor Guido Marini torna vicino casa. Al suo posto, tre possibilità

Monsignor Guido Marini | Monsignor Guido Marini durante una celebrazione | Santuario di San Michele Monsignor Guido Marini | Monsignor Guido Marini durante una celebrazione | Santuario di San Michele

Dopo 14 anni, monsignor Guido Marini lascia l’ufficio di Maestro delle Cerimonie Pontificie per andare a guidare da vescovo la diocesi di Tortona. Prende il posto del vescovo Vittorio Viola, che lo scorso maggio Papa Francesco aveva invece chiamato in Vaticano, come segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Monsignor Marini è un presbitero della diocesi di Genova. L’annuncio della sua nomina è stato dato di domenica perché oggi ricorre anche la festività della Madonna della Guardia. E così, l’arcivescovo Marco Tasca di Genova ha dato la notizia proprio dal Santuario alle porte di Genova, oggetto di una venerazione costante dal XVI secolo e punto di riferimento per tutti i Genovesi. E c’è già un legame peculiare con Tortona. Perché anche a Tortona c’è un santuario della Madonna della Guardia, presente dall’XI secolo e rivitalizzato proprio da don Luigi Orione, uno dei figli illustri di quella terra. Un altro figlio illustre di quella diocesi è il compositore Lorenzo Perosi, che fu direttore del Coro della Cappella Sistina. Proprio a monsignor Marini era stata affidata, tra i suoi ultimi incarichi, la responsabilità della Cappella Musicale Sistina, in un accorpamento voluto dal Papa a seguito di una indagine sulla gestione economica amministrativa della stessa cappella.

Classe 1965, del clero di Genova, ha studiato e si è formato ai tempi in cui l’arcidiocesi di Genova era guidato dal Cardinale Giuseppe Siri. È stato segretario dei Cardinali Giovanni Canestri e Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Genova, ed è stato Maestro delle celebrazioni liturgiche sotto i Cardinali Tettamanzi, Tarcisio Bertone e Angelo Bagnasco.

Nel 2002 è stato nominato canonico della cattedrale di San Lorenzo di Genova, nel 2003 ne è diventato prefetto, mentre nel 2004 è stato scelto come direttore spirituale del seminario arcivescovile di Genova. Dal 2003 al 2005 è stato direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Educazione.

Nel 2007, monsignor Marini è stato nominato Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, fu lui a pronunciare l’extra omnes al Conclave 2013.

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Per l’anno accademico 2018-2019 è stato Docente invitato di Liturgia Papale presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. Dall’ordinazione sacerdotale ad oggi ha svolto il proprio ministero anche nell’ambito della predicazione di esercizi spirituali, della direzione spirituale, dell’accompagnamento di alcuni gruppi giovanili e come assistente spirituale di alcune comunità religiose.

Liturgista legato alla tradizione, monsignor Marini è rimasto per due mandati come maestro delle Cerimonie pontificie anche sotto Papa Francesco, riuscendo a stabilire un rapporto di fiducia con il pontefice. La sua nomina a vescovo non può essere in nessun modo considerata una rimozione, ma piuttosto una promozione per un uomo che comunque è stato 14 anni nella Curia romana.

La diocesi di Tortona, tra l’altro, rappresenta una bella sfida pastorale. Non lontana da Genova, ma situata in provincia di Alessandria, il territorio della regione si estende in tre regioni differenti, e conta circa 275 mila battezzati, serviti da 159 sacerdoti distribuiti in 313 parrocchie (dati del 2017). È un territorio illustre, cattolicamente tradizionale, e difficile da organizzare. Monsignor Marini si potrà far valere.

L'annuncio della nomina è stato dato contestualmente a Genova, al termine della celebrazione al Santuario della Madonna della Guardia, dall'arcivescovo Marco Tasca, alla presenza del Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, e dello stesso monsignor Marini

Questi ha sottolineato di ritenere "una grazia del Signore e una delicatezza del suo amore il fatto che l’annuncio ufficiale della mia nomina avvenga qui, il 29 agosto, contestualmente nel Santuario di N.S. della Guardia a Genova e a Tortona”. 

Quindi, Mons. Marini ha dato lettura del Messaggio inviato a al vescovo Vittorio Viola,  Emerito e Amministratore Apostolico della Diocesi di Tortona, rivolto a tutti i fedeli: “Nel momento in cui mi dà timore l’essere per voi, mi consola il fatto di essere con voi. Per voi infatti sono vescovo, con voi sono cristiano” (Discorso 340, 1). Con le parole di sant’Agostino apro il mio cuore a voi. Per confidarvi il mio timore: l’essere per voi Vescovo. Per confidarvi la mia consolazione: l’essere con voi cristiano. Pregate tanto per me, perché io sia sempre per voi e con voi secondo la volontà del Signore. Voi siete tutti, proprio tutti, con me nel Cuore di Gesù e nella mia quotidiana preghiera”.

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Nel suo messaggio, monsignor Marini ha ricordato anche i suoi predecessori alla cattedra di San Marziano, ha inviato un pensiero "grato e ammirato a Benedetto XVI", ha salutato i membri della Conferenza Episcopale Ligure, l'arcivescovo Tasca e il Cardinale Bagnasco e ha salutato "uno per uno i presbiteri della Diocesi. Sono loro i primi collaboratori del Vescovo, loro i suoi figli e amici nel nome di Gesù, loro i primi che egli porta nel suo cuore di pastore. Grazie per quello che siete nella Chiesa! Grazie per quello che fate! Il Signore ci dia la grazia di vivere, sempre insieme e nello stupore per la chiamata ricevuta, la splendida missione che ci è stata affidata".

La lettera è stata letta anche dal vescovo Viola a Tortona, che ha sottolineato come "tutti conosciamo bene monsignor Marini"

Chi prenderà il suo posto come Maestro delle Cerimonie Pontificie?

Si parla di monsignor Diego Ravelli, che è cerimoniere da diverso tempo, e che lo è stato anche insieme all’attuale Cardinale Konrad Krajewski, ora Elemosiniere Pontificio. Sarebbe una scelta nel segno della continuità. Gli altri candidati, almeno secondo i rumors, erano Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, che il Papa già impiegava come maestro delle cerimonie nelle sue visite alle parrocchie Romane; e Pietro Muroni, decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Urbaniana e consultore dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Papa. Quest’ultimo era stato anche considerato un possibile candidato per il posto di sottosegretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

(articolo aggiornato con la lettera di monsignor Marini alla diocesi di Tortona)