Città del Vaticano , venerdì, 27. agosto, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Dei due fratelli Giampaolo era forse il meno conosciuto dalla stampa, ma certo, almeno con me, il più espansivo. Giampaolo Gusso ci ha lasciati nel giorno dell’anniversario della elezione di Giovanni Paolo I. Era Aiutante di Camera, come suo fratello Guido, all’epoca di Giovanni XXIII. Veneti, di Caorle, schietti e di fede profonda.
Giampaolo lo vedevi anche adesso da anziano, arrivare alla messa vespertina vestito elegantemente insieme alla moglie altrettanto elegante, la Messa era una occasione di festa. Sempre sorridenti. Sempre con una battuta in perfetto stile veneto. E con un augurio di buona domenica.
Giampaolo era il più piccolo dei due fratelli Gusso, arrivati a Roma per essere al servizio del Papa.
Era accanto a Giovanni XXIII la sera del discorso alla luna. La sua emozione di quella sera l’aveva raccontata a Ivan Marsura direttore del Museo dei Papi. Ma era una rarità che raccontasse i suoi ricordi di vita con i pontefici. Da Papa Giovanni a Giovanni Paolo II in piena attività e vicino anche a Papa Benedetto.
Giampaolo era una colonna portante della Pontificia Parrocchia di San’Anna, e a volte d’estate ci ritrovavamo sulla terrazza tra parrocchiani a chiacchierare. Era bello sentire le storie del suo Veneto, i racconti dei viaggi tra Roma e Caorle in macchina cadenzati dalla preghiera del Rosario.