Rimini , venerdì, 20. agosto, 2021 12:30 (ACI Stampa).
Dopo l’edizione 2020, una ‘Special Edition’ con sede al Palacongressi e amplissima diffusione digitale, il Meeting dell’Amicizia tra i popoli riguadagna gli spazi aperti, e quindi torna ad occupare non solo la Fiera, ma anche le piazze della città.
Gli spettacoli, da venerdì 20 a martedì 24 agosto, grazie alla collaborazione del comune di Rimini, si svolgeranno sotto le stelle nella centralissima piazza Tre Martiri, esattamente nell’Arena SGR che può ospitare 750 spettatori. Poi la conclusione mercoledì 25 agosto nell’Arena Lido della Darsena di Rimini con la finalissima del ‘Meeting Music Contest’, competizione per giovani artisti e band sul tema del Meeting ‘Il coraggio di dire io’.
Gli spettacoli di piazza Tre Martiri apriranno venerdì 20 alle ore 21.30 (orario d’inizio di tutte le serate) con il grande virtuoso del violino Uto Ughi con l’Orchestra ‘Uto Ughi and Friends’, ensemble di 16 musicisti, che eseguirà le ‘Quattro stagioni’ di Antonio Vivaldi, organizzato in collaborazione con Emilia Romagna Festival.
A Federica Rossi, che è parte dello staff del dipartimento ‘Spettacoli’ del Meeting, abbiamo chiesto di spiegarci in quale modo gli spettacoli sviscerano il tema di questa edizione: “Quello di quest’anno è un Meeting coraggioso, perché ha trovato le energie e le risorse per porsi al centro di un dialogo e di un confronto a livello internazionale sui temi più importanti del momento. Questa non è una scelta scontata in un momento così complesso, in cui la tentazione potrebbe essere il mettersi da parte in attesa di tempi più certi e sicuri. Il Meeting affronta queste condizioni come ‘il campo di gioco’ privilegiato per incontrarsi e scoprirsi.
‘Il coraggio di dire io’ citato dal titolo è in fondo accettare la sfida della vita ponendosi in prima linea ogni giorno. Il Meeting ovviamente non sarebbe il Meeting di Rimini senza gli spettacoli che, in questa edizione, sono dedicati alle nuove generazioni ed ai ‘grandi maestri’, che per i giovanissimi possono costituire validi modelli di sprono. Pupi Avati, maestro dell’arte cinematografica e Uto Ughi, il più virtuoso tra i violinisti, saranno tra i principali protagonisti.