Lahore , venerdì, 13. agosto, 2021 11:00 (ACI Stampa).
Questa settimana, una coppia di cristiani pakistani, da sette anni nel braccio della morte con false accuse di blasfemia, è arrivata sana e salva in Europa e per sicurezza, il loro paese di asilo rimane segreto.
L'Alta Corte di Lahore aveva annullato la loro condanna a morte all'inizio di giugno. Un tribunale aveva condannato a morte Shagufta Kausar e Shafqat Emmanuel per impiccagione nel 2014. I genitori di quattro figli sono stati minacciati di morte dopo che è trapelata la notizia della loro assoluzione.
“Siamo lieti che Shagufta e Shafqat siano finalmente stati rilasciati e abbiano raggiunto la salvezza. Purtroppo, il loro caso non è un incidente isolato, ma testimonia la difficile situazione che molti cristiani e altre minoranze religiose vivono oggi in Pakistan. Mentre il diritto alla libertà religiosa è protetto dalla costituzione pakistana, molti affrontano gravi persecuzioni e la negazione dei loro diritti fondamentali alla libertà di espressione e di riunione", ha affermato Tehmina Arora, Direttore di Advocacy, Asia con ADF International, un'organizzazione per i diritti umani che sostiene il coppia.
“Siamo così sollevati di essere finalmente liberi. Gli ultimi otto anni sono stati incredibilmente duri, ma siamo così felici di ritrovare i nostri figli. Siamo molto grati che così tante persone, in particolare i team di ADF International e della Jubilee Campaign, ci abbiano aiutato e protetto portandoci in salvo. Anche se ci mancherà il nostro paese, siamo felici di essere finalmente in un posto sicuro. Si spera che le leggi sulla blasfemia in Pakistan vengano presto abolite, così altri non subiranno lo stesso destino di Shagufta e me", ha detto Shafqat Emmanuel a nome della famiglia.
La coppia viveva in povertà con i loro quattro figli in un complesso missionario della chiesa di Gojra nel Punjab, in Pakistan. Il 18 giugno 2013, messaggi di testo presumibilmente blasfemi, sono stati inviati a un religioso e a un avvocato da un telefono presumibilmente registrato a nome di Shagufta Kausar. Kausar e suo marito Shafqat Emmanuel sono stati arrestati e accusati di blasfemia il 21 luglio 2013. La coppia è analfabeta e non avrebbe potuto scrivere alcun messaggio di testo. Kauser ha affermato che il suo telefono era scomparso da un mese al momento dell'incidente. Non è chiaro chi abbia inviato i messaggi e per quale motivo.