Città del Vaticano , lunedì, 9. agosto, 2021 16:00 (ACI Stampa).
Oltre alle piccole case, ai palazzi spostati e “tagliati” o a quelli sopravvissuti alla demolizione della Spina di Borgo, c’è la storia delle chiese e degli oratori che erano la struttura centrale della zona.
Tre chiese della zona sono sopravvissute. Due perché sono fuori dalla Spina e una perché è stata interamente ricostruito.
La chiesa di Santa Maria in Traspontina era già stata “spostata” o meglio ricostruita nel XVI secolo, e oggi ha la sua facciata su via della Conciliazione. La chiesa di Santo Spirito in Sassia ha la facciata su Borgo Santo Spirito, rimasto originale. Infine l’Oratorio della Santissima Annunziata a Borgo che venne demolito nel 1940, smontato a pezzi e ricostruito dove è oggi davanti al ponte che porta a Corso Vittorio Emanuele.
Iniziamo da questo particolarissimo intervento a raccontare le chiese di Borgo.
L’oratorio era la sede dell’ Arciconfraternita dello Spirito Santo ed è stato costruito tra il 1744 e il 1746 secondo lo stile del rococò romano. La chiesetta si è trovata spesso lungo le linee dello sviluppo ottocentesco di Roma, in primo luogo dopo il 1870 nella fase di demolizioni e costruzioni “piemontesi” per la creazione di una capitale d’ Italia che somigliasse a Torino e Parigi.