Roma , martedì, 3. agosto, 2021 16:00 (ACI Stampa).
‘Il cammino dei primi francescani, in tasca’ è la guida redatta da Alessandro Corsi per le Edizioni Terra Santa sul pellegrinaggio a piedi fra arte, natura e spiritualità lungo il percorso che collega i luoghi natali dei Protomartiri della valle ternana. Un percorso affascinante e ancora poco battuto, percorribile in una settimana, sui passi dei primi discepoli di Francesco d’Assisi. Una guida completa, ricchissima di immagini e informazioni, con preziose indicazioni sui sentieri e le altimetrie, i dislivelli e la segnaletica, i luoghi imperdibili e le indicazioni su dove mangiare e dormire.
La guida ripercorre la storia dei cinque protomartiri francescani della valle ternana, le radici storiche, culturali e spirituali del Cammino dei Protomartiri, l’itinerario geografico con mappe e territorio, l’itinerario mistico con le sei tappe del cammino: dalla chiesa di Santa Maria della Pace (Terni) al convento di San Francesco (Stroncone), alla chiesa di Santa Maria Assunta (Calvi dell’Umbria), alla chiesa di San Francesco (Narni), alla chiesa di San Francesco (San Gemini), alla chiesa di Santa Maria Assunta (Cesi), per concludersi al Santuario dei Protomartiri Francescani (Terni), come ha scritto l’arcivescovo di Lucca, mons. Paolo Giulietti: “Una guida che si rispetti non è mai solo una guida, cioè non si limita a fornire le informazioni (pur necessarie) al percorso e ai relativi servizi: una guida che si rispetti si pone l’obiettivo di orientare quell’itinerario interiore che costituisce il principale portato di ogni vera esperienza di cammino.
La scommessa di questo cammino sta tutta nella valorizzazione del messaggio di cui esso è portatore: la spiritualità francescana orientata all’armonia con Dio, con il fratello e con la creazione, testimoniata dal martirio di uomini appassionati, che in nome di questo ideale di armonia hanno accettato di morire. Il primo testimonial del Cammino dei Protomartiri e della sua capacità di innescare un cambiamento interiore è proprio Sant’Antonio di Padova, che decise di farsi francescano dopo l’incontro con le salme di quei primi frati uccisi per il Vangelo, riportate in Europa dal Marocco”.