Città del Vaticano , martedì, 20. ottobre, 2015 11:16 (ACI Stampa).
L’amore senza misura di Dio è stato il centro della consueta omelia di Papa Francesco nella Messa della Domus Sanctae Marthae come riporta la Radio vaticana. Un amore che sovrabbonda, mentre gli uomini “hanno l’abitudine di misurare le situazioni.” Ma è anche un Dio che esce, come il padre della parabola evangelica che ogni giorno esce per vedere se il figliol prodigo ha deciso di tornare.
Il Papa parte da un brano di San Paolo per ricordare che la salvezza portata da Gesù è una dimostrazione di questo darsi con abbondanza.
“Come dà Dio, in questo caso l’amicizia, la salvezza tutta nostra? Dà come dice che darà a noi quando facciamo un’opera buona: ci darà una misura buona, pigiata, colma, traboccante… Ma questo fa pensare all’abbondanza e questa parola, ‘abbondanza’, in questo brano viene ripetuta tre volte. Dio dà nell’abbondanza fino al punto di dire, Paolo, come il riassunto finale: ‘Dove abbondò il peccato sovrabbondò la grazia’. Sovrabbonda, tutto. E questo è l’amore di Dio: senza misura. Tutto se stesso”.
Come il padre della parabola del figliol prodigo, Dio esce tutti i giorni a guardare se torniamo, “non è meschino, non conosce la meschinità. Dà tutto. Non è fermo: guarda, aspetta che noi ci convertiamo. È un Dio che esce a cercare ognuno di noi.
Ogni giorno Lui ci cerca, ci sta cercando. Come ha già fatto, come già detto, nella Parola della pecora smarrita o della moneta perduta: cerca. Sempre è così”.