Torino , martedì, 20. ottobre, 2015 13:00 (ACI Stampa).
Riparte l’Università del dialogo del Sermig di Torino lo “spazio di formazione permanente” inaugurato il 31 gennaio 2004 in Vaticano alla presenza di Giovanni Paolo II. Quest’anno tra i temi affrontati la risposta alla corruzione, al mercato della droga, all’economia che affama, “nel segno della concretezza, della speranza, di scelte di vita alla portata di tutti”.
Il percorso di riflessione, che prevede un incontro al mese fino al prossimo maggio, si aprirà martedì 27 ottobre alle ore 18,45 con la presenza di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. “Il dialogo – fanno sapere dalla realtà fondata da Andrea Oliviero - ruoterà intorno agli strumenti utili per affrontare, ma soprattutto prevenire il fenomeno della corruzione. Per capire quali possono essere le chiavi di un cambio di mentalità a tutti i livelli, nel piccolo e nel grande, nei posti di potere e nella vita quotidiana”.
Tema conduttore dell’anno sarà “Non basta dire. Bisogna fare…”, un richiamo, spiegano dal Sermig “alla concretezza di fronte ai problemi e alle sfide del nostro tempo, perché le parole non bastano più, servono fatti, ma soprattutto scelte di coscienza individuali e collettive”.
Giovedì 12 novembre, sempre alle 18,45, il confronto continuerà con Giorgia Benusiglio, laureata in Scienze della Formazione che all’età di 17 anni, ha rischiato di morire dopo aver assunto mezza pasticca di ecstasy. Salvata in extremis da un trapianto di fegato, da allora gira l’Italia per sensibilizzare i giovani sui temi della droga, per far capire che il vero sballo, la vera trasgressione, è “non farsi”.
Sarà invece l’economia la protagonista dell’incontro di giovedì 17 dicembre, sempre alle ore 18,45, con l’economista Leonardo Becchetti. Professore di Economia politica all’Università Tor Vergata di Roma, “dialogherà sui possibili modelli di sviluppo sostenibili. Una testimonianza concreta sul legame tra economia e felicità, per mettere al centro sempre e comunque la dignità dell’uomo”.