Città del Vaticano , giovedì, 12. agosto, 2021 14:00 (ACI Stampa).
La Prefettura della Casa Pontificia coordina e dirige una serie di realtà che sono parte della famiglia del Papa. La Anticamera Privata o Segreta, l’Anticamera Pontificia, l’ufficio del Teologo della casa Pontificia, gli ascensoristi di Palazzo, la Banda Musicale Pontificia. Ma cosa sono queste realtà? Le spiega ad ACI Stampa monsignor Stefano Sanchirico, già prelato di Anticamera di Sua Santità, esperto di cerimoniale.
“L’anticamera privata o segreta – racconta monsignor Sanchirico – è quella più vicina al Papa. Prima della riforma paolina, era composta, oltre che dall’Elemosiniere, dal sacrista e dai responsabili delle Segreterie Palatine, dal coppiere, dal segretario d’ambasciate, dal guardarobiere e da un quarto cubicolario senza ufficio specifico”.
La riforma paolina cui si riferisce il monsignor è la riforma di Paolo VI, che ristrutturò la Casa Pontificia con la Pontificalis Domus del 1968. Paolo VI non abolì titoli e incarichi, ma piuttosto aggiornò i vecchi incarichi, dando una forma più moderna e in linea con il Concilio Vaticano II alla struttura della Casa Pontificia.
Tutti i membri dell’anticamera segreta erano nominati camerieri segreti partecipanti ecclesiastici. Facevano parte dell’anticamera anche vari dignitari laici. In generale camerieri di spada e cappa, divisi nelle classi di numerari, soprannumerari e ordinari. “L’anticamera era poi completata – continua monsignor Sanchirico – dal personale di servizio laico subalterno: aiutanti di camera e scopatori segreti, questi ultimi denominati successivamente domestici pontifici”.
La riforma di Paolo VI “ridurrà a due il numero dei camerieri segreti partecipanti ecclesiastici, denominandoli prelati di anticamera, e riunirà i dignitari laici di questa anticamera nell’unica categoria dei Gentiluomini di Sua Santità, di cui faranno parte dal 1970 anche i membri della disciolta Guardia Nobile e gli officiali superiori della guardia palatina d’onore”, spiega monsignor Sanchirico.