Kyev , giovedì, 29. luglio, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Quello di San Volodymyr, considerato uguale agli apostoli, è un giorno per “rinnovare le promesse che nel nostro Battesimo abbiamo fatto per mezzo dei nostri padrini”. Lo ha detto Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina.
San Volodymyr si festeggia il 28 luglio. Fu lui che inviò messi alle nazioni confinanti per valutare quale fosse la migliore fede per il suo regno, e – ascoltate le testimonianze – decise che la fede cristiana sarebbe stata quella vera. Da qui, il Battesimo di Volodymyr, e il conseguente battesimo della Rus’-Ucraina nel 988.
È per questo che i fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina sono invitati a rinnovare le promesse del loro Batttesimo. Sua Beatitudine Sviatoslav ha osservato che la Chiesa greco-cattolica ucraina è l’erede della Chiesa del Battesimo di Volodymyr. “Il Giorno della Memoria del Principe Volodymyr è per noi il giorno di festa e di gratitudine al Signore Dio per il dono del Battesimo nazionale e personale”.
Il Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina ha anche ricordato che quest’anno si celebra il 425esimo anniversario dell’Unione di Brest, con la quale la Chiesa greco-cattolica ucraina si unì a Roma. “Allora – ricorda Sua Beatitudine - la nostra Chiesa di Kyiv, che vanta una storia millenaria, guidata dal mio grande predecessore Mykhailo Rohoza, metropolita di Kyiv-Halych e di tutta la Rus’, insieme ai suoi vescovi, restaurò l'unità vivificante con il successore dell'apostolo Pietro. In questo modo fu restaurata l'unità in cui siamo stati battezzati e che esisteva ai tempi del principe Volodymyr prima della divisione tra l’Oriente e l’Occidente”.
Sua Beatitudine ha invitato tutti i fedeli a rinnovare le promesse battesimali, perché – ha detto - "ciò che ha fatto il principe Volodymyr, per mezzo della potenza e dell'azione dello Spirito Santo, diventa disponibile per noi attraverso la confessione personale di fede, la rinuncia al male e il destino di unione con Cristo. Di conseguenza, il tesoro della fede del principe Volodymyr diventa il tesoro degli ucraini, di ogni figlio e ogni figlia della Chiesa di Cristo”.