Bogotá , giovedì, 29. luglio, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco guarda con attenzione alla Colombia. Non solo per via dell’accordo di pace con le FARC, per il quale inviò il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. Non solo per il viaggio che fece in Colombia nel 2017. Ma perché la Colombia è una nazione cara al Papa, tanto che lo scorso 9 luglio un mosaico della Vergine di Chiquinquirà, patrona della nazione, campeggia in Vaticano.
Non è un caso, dunque, che lo scorso 24 maggio, nel mezzo delle proteste sociali che stavano colpendo il Paese, il Papa fece un accorato appello, chiedendo dialogo per risolvere i problemi della nazione. Era il periodo dello sciopero nazionale contro il governo colombiano, e si registravano migliaia di abusi della polizia sulla popolazione.
In quei giorni, un gruppo di giovani ha cominciato a riunirsi, a pensare non solo al presente, ma anche al futuro del loro Paese. Ne è venuto fuori un collettivo di giovani, con traiettorie pastorali diverse, come dicono loro, ma con un obiettivo certo: quello di fare della Colombia un Paese dove le persone vivano in pace e giustizia. Si sono dati il nome di “Giovani Cattolici per la Colombia”.
È questo gruppo di giovani che ha scritto al Papa una lettera, tutta da leggere per la forza e l’ardore giovanile che vi si trova.. La lettera, inviata lo scorso giugno, si spera sia arrivata sulla scrivania del Papa.
I giovani spiegano di essere “un gruppo di professionisti cattolici colombiani”, che “amano Gesù” e allo stesso tempo sono “molto preoccupati per la situazione di violenza e abuso della forza mostrato da diversi attori di Colombia” e per uno Stato che fa mettere in dubbio “la garanzia della vita e della dignità degli esseri umani”.