Città del Vaticano , lunedì, 19. ottobre, 2015 18:30 (ACI Stampa).
E’ iniziata l’ultima settimana di lavoro della XIV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Le riunioni dei Circoli Minori si avviano alla conclusione: mercoledì saranno presentate alla stampa le relazioni sulla terza ed ultima parte dell’Instrumentum Laboris.
Sebbene, almeno dal punto di vista di alcuni organi di informazione, la discussione sembra centrata sulla questione della ammissione all’Eucarestia dei divorziati risposati la realtà – stando al racconto dei Padri Sinodali – è diversa. Ci sono – ammettono i Padri – sensibilità diverse ma l’obiettivo comune è quello di lavorare sodo per il bene della famiglia.
“Siamo in un campo molto delicato – ha affermato il Patriarca Latino di Gerusalemme Mons. Foaud Twal, confermando quanto giorni fa aveva detto in una intervista ad Acistampa, in riferimento al tema dei divorziati risposati – e non possiamo generalizzare, è meglio studiare caso per caso. In questo caso anche ritornare al vescovo locale che può conoscere meglio la situazione. Non credo – afferma - che i punti principali del Sinodo sono quelli menzionati. Il sinodo tratta delle famiglie, di come noi possiamo aiutare le famiglie a superare i loro problemi.”
Il Vescovo di Parma, Mons. Solmi, parla di un “percorso che parte da disponibilità di Chiesa all’ascolto, un percorso di discernimento. Questo percorso può essere penitenziale, di conversione, che lascia alle persone il desiderio di camminare ancora”.
L’Arcivescovo di Brisbane, Mons. Mark Coleridge, critica la stesura dell’Instrumentum Laboris chiedendo “un nuovo linguaggio per spiegare i concetti della fede ai fedeli, in modo che possano comprendere nel modo migliore possibile”.