Città del Vaticano , domenica, 25. luglio, 2021 12:16 (ACI Stampa).
Proviamo a metterci al posto di quel ragazzo cui viene chiesto di sfamare una moltitudine con pochi pani e pesci. Da questa riflessione parte Papa Francesco per commentare il brano del Vangelo di oggi, la moltiplicazione dei Pani e dei pesci.
“Sembra una proposta insensata. Perché privare una persona, per lo più un ragazzo, di quello che si è portato da casa e ha il diritto di tenere per sé? Perché togliere a uno ciò che comunque non basta a sfamare tutti? Umanamente è illogico. Ma per Dio no. Anzi, proprio grazie a quel piccolo dono gratuito, e perciò eroico, Gesù può sfamare tutti”.
E allora ognuno deve chiedersi “Oggi che cosa porto a Gesù?”.
Con la nostra “miseria consegnata alla sua misericordia” Dio può fare molto. Gesù chiede di donare, e “il vero miracolo, dice Gesù, non è la moltiplicazione che produce vanto e potere, ma la divisione, la condivisione, che accresce l’amore e permette a Dio di compiere prodigi. Anche oggi il moltiplicarsi dei beni non risolve i problemi senza una giusta condivisione”.
Lo scandalo della fame dei bambini: “circa settemila bambini sotto i cinque anni muoiono per motivi legati alla malnutrizione. Di fronte a scandali come questi Gesù rivolge anche a noi un invito, un invito simile a quello che probabilmente ricevette il ragazzo del Vangelo, che non ha nome e nel quale possiamo vederci tutti noi: “Coraggio, dona il poco che hai, i tuoi talenti e i tuoi beni, mettili a disposizione di Gesù e dei fratelli. Non temere, nulla andrà perso, perché, se condividi, Dio moltiplica. Scaccia la falsa modestia di sentirti inadeguato, fidati. Credi nell’amore, nel potere del servizio, nella forza della gratuità””.