Mustafavev ha descritto come “un grande onore” la possibilità di parlare con il Cardinale Parolin e “aggiornarlo sui più recenti sviluppi post-conflitto nella nostra regione”, e ha affermato che i “gentili messaggi” del Cardinale, insieme al suo desiderio di pace e riconciliazione sono stati molto gentili e apprezzati in Azerbaijan.
Il conflitto cui si riferisce l’ambasciatore è quello in Nagorno Karabakh, Artsakh in armeno. Ora, c’è la spinosa situazione dei prigionieri di guerra. Il tema dei prigionieri di guerra è stato affrontato anche da Aram I, Catholicos di Cilicia, durante il suo incontro faccia a faccia con il Papa lo scorso 1 luglio. Il Catholicos Aram ha sottolineato che “in una conversazione separata con il Papa, sono state toccate le conseguenze della recente guerra in Artsakh e in particolare il tema dei prigionieri armeni tenuti in cattività in Azerbajan.
Una riunione per l’arcivescovo Gallagher, tema Corno d’Africa
Annette Weber ha cominciato il suo mandato come Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per il Corno d’Africa lo scorso 1 luglio, e sarà il 24 luglio in Vaticano, per un incontro con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro per i Rapporti con gli Stati.
Il mandato di Weber dura fino al 30 agosto 2022. Specialista del Corno d’Africa, dove ha lavorato per oltre 25 anni, Annette Weber è stata anche coordinatore e capoufficio del Network Ecumenico per la Regione Africana dei Grandi Laghi, e ha lavorato in Sudan e Somalia con Amnesty International
Dal 2020, Weber è un membro del team per “La decisione indipendente UE sul supporto internazionale per la sicurezza in Somalia”.
FOCUS PAPA FRANCESCO
Papa Francesco in Scozia, l’annuncio dei vescovi scozzesi
I vescovi di Scozia hanno annunciato in questa settimana che Papa Francesco visiterà Glasgow il prossimo mese di novembre, in occasione della Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, conosciuta come Cop26.
La Cop26 avrà luogo dall’1 al 12 novembre, e il Papa farà un viaggio breve. Non un viaggio pastorale nella nazione, ma un viaggio per fare personalmente un intervento alla conferenza.
Dalla Cop21 di Parigi, è stato il Segretario di Stato vaticano a partecipare alla conferenza e a pronunciare un intervento a nome della Santa Sede. Il Papa, stavolta, vuole andare di persona.
La Conferenza Episcopale Scozzese ha sottolineato in un comunicato “la ferma volontà di Papa Francesco” di andare a Glasgow, sebbene il Papa resterà in città “molto poco tempo”, la maggior parte del quale sarà dedicato alla Cop26”.
Insomma, spiega la Conferenza Episcopale Scozzese, “ci sono limiti di tempo” per cui non si potrà fare un programma ampio con vari incontri, e nemmeno il Papa potrà incontrare i fedeli.
Oltre alla presenza del Papa – comunque da confermare, considerando che la diverticolite che lo ha costretto ad una operazione potrebbe anche portare a sconsigliare alcuni viaggi – la Santa Sede si approccia al Cop26 con una serie di iniziative. Da ricordare, la conferenza del prossimo 4 ottobre su “Fede e Scienza: verso la Cop26”, durante la quale 40 leader religiosi e una decina di scienziati saranno invitati per discutere ed esporre al mondo le ragioni per proteggere il pianeta. L’incontro è organizzato dalle ambasciate di Italia e Regno Unito presso la Santa Sede.
FOCUS SEGRETERIA DI STATO
Cosa ha fatto il Cardinale Parolin a Montecarlo?
La scorsa settimana annunciavamo un viaggio del Cardinale Parolin a Montecarlo, per festeggiare i 40 anni dell’accordo con il piccolo principato che lo elevava alla dignità di arcivescovado. Cosa ha fatto il Cardinale nei suoi tre giorni monegaschi?
Si trattava del primo viaggio di un Segretario di Stato a Montecarlo. Il Cardinale Parolin ha incontrato il principe Alberto di Monaco alla fine della Messa della scorsa domenica, a Palazzo, dove hanno pranzato insieme ad altri 15 ospiti, e hanno effettuato uno scambio di doni nella Cappella Palatina.
Il 19 luglio, il Segretario di Stato vaticano è stato ricevuto da Pierre Dartout, ministro dello Stato di Monaco, e poi ha avuto un pranzo con Laurent Anselmi, ministro monegasco per gli Affari Esteri.
Parlando con Monaco.Info, il Cardinale Parolin ha detto che “questa celebrazione è il riconoscimento delle buone relazioni, positive e costruttive, che sono esistite e che esistono ancora oggi, e continuano ad esistere tra Santa Sede e Principato.
Nell’omelia della Messa, il Cardinale Parolin ha ricordato “le profonde radici della fede cristiana” in terra di Monaco – unica nazione in cui il cattolicesimo è ancora definito “religione di Stato”.
FOCUS AFRICA
Nigeria, i vescovi della provincia di Ibadan dicono che la nazione “ha perso la sua anima”
È una nazione che “ha perso la sua anima”, la Nigeria descritta dai vescovi della provincia ecclesiale di Ibadan. I vescovi hanno pubblicato una dichiarazione collettiva il 20 luglio, mettendo in luce i conflitti armati, i rapimenti a scopo di ricatto, i furti, le insurrezioni, il banditismo e le uccisioni extra giudiziali come alcune delle crisi più urgenti. I vescovi hanno chiesto a tutti i nigeriani di continuare a pregare per la loro nazione e a lavorare perché la nazione si riprenda.
“La Nigeria, la nostra nazione, sembra aver perso la sua anima perché non è più una entità sana”, hanno reso noto i vescovi al termine di un incontro il 19-20 luglio che si è tenuto nello Stato di Ondo. E non è una nazione sana, hanno aggiunto, perché una nazione sana “offre ai propri cittadini un territorio in cui possano sentirsi a casa, sicuri e godere delle basiche necessità della vita”.
Le sfide della Nigeria, hanno detto i vescovi, sono ancora “all’ordine del giorno”, perché “quando una nazione perde la sua anima, le persone perdono i loro elementi di coesione delle relazioni umane”.
Nonostante la difficile situazione della nazione più popolosa dell’Africa, i vescovi cattolici dicono che le attuali riforme elettorali danno un’altra importante opportunità di ravvivare la speranza e la confidenza dei nigeriani nella democrazia della nazione.