Città del Vaticano , venerdì, 23. luglio, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Il Sinodo dei vescovi 2023 comincerà il suo percorso i 9-10 ottobre 2021 in Vaticano. Sarà una aperura solenne che vedrà la presenza del Santo Padre. La settimana dopo, il 17 ottobre 2021, saranno le Chiese particolari a celebrare l’apertura. Comincerà così un percorso sinodale di tre anni, che include la composizione di ben due instrumentum laboris e che culminerà nel Sinodo sulla Sinodalità, il cui relatore generale sarà il Cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo.
Non solo. Il Sinodo dei vescovi ha stabilito anche tre commissioni preparatorie. Quarantuno esperti (di cui dieci donne) che si suddividono in Commissione Teologica, Commissione Metodologica, e Comitato Consultivo di Orientamento.
Si comincia così a delineare il percorso del prossimo sinodo dei vescovi. Pubblicato solo sul sito del Sinodo dei vescovi, il percorso si delinea in diverse tappe. Dopo l’apertura, ci sarà una fase nella Chiese particolari e nelle altre realtà ecclesiali, che andrà da ottobre 2021 ad aprile 20202, con l’obiettivo di una consultazione generale che prevedrà l’invio, da parte della Segreteria Generale del Sinodo, di un documento preparatorio, un questionario e un vademecum, sia alle Chiese locali che ai dicasteri di Curia Romana, ai movimenti laici, alle facoltà di teologia delle università, alle Unioni dei Superiori Maggiori e di altre unioni e federazioni di vita consacrata.
Ogni vescovo è chiamato a nominare un responsabile diocesano sulla consultazione, o una equipe, e lo stesso deve fare ogni Conferenza Episcopale. Quindi, ci sarà un riunione pre-sinodale cui seguirà l’invio dei contributi alla Conferenza Episcopale relativa, e ciascuna dovrà fare un discernimento e una sintesi dei risultati da inviare alla Segreteria generale del Sinodo, che riceverà anche i contributi di tutti gli altri organismi consultati. Entro settembre 2022, ci sarà il primo Instrumentum Laboris del Sinodo.
Quindi, dal settembre 2022 al marzo 2023 ci sarà la fase continentale, che vedrà le riunioni internazionali di conferenze episcopale nominare un responsabile che faccia da collegamento con la Segreteria generale del Sinodo. Ci sarà poi un discernimento pre-sinodale nelle assemblee continentali, che termineranno con la redazione di un documento finale. Allo stesso modo, sono raccomandate assemblee nazionali di specialisti che inviino i loro contributi alla Segreteria generale del Sinodo.