Città del Vaticano , mercoledì, 21. luglio, 2021 12:20 (ACI Stampa).
Dall’altare nella piazza dove celebrò il Cardinale Pacelli al santuario mariano che fu visitato anche da San Giovanni Paolo II. In quattro giorni, Papa Francesco passa in Ungheria (dove sarà per la prima volta in un Museo) per concludere il Congresso Eucaristico Internazionale, e poi si sposta in Slovacchia, dove non solo andrà a visitare la piccola statua (circa 19 centimetri) della Madonna dei Sette Dolori, ma passerà da Košice per incontrare i giovani nello stadio dove Giovanni Paolo II beatificò tre martiri e visitare il quartiere dei rom, e poi andrà nella Prešov dei martiri greco cattolici, dove celebrerà una Divina Liturgia in un momento ecumenico di forte intensità.
Dal 12 al 15 settembre, Papa Francesco sarà nel suo viaggio apostolico in Ungheria e Slovacchia. È il suo 33esimo viaggio internazionale. Mezza giornata a Budapest, che non vedrà nemmeno, per la Messa conclusiva del Congresso Eucaristico Internazionale. E poi tre giorni e mezzo in Slovacchia, lì dove tutti si chiedono perché il Papa abbia scelto il Paese come destinazione. Paese cattolico, con il 65 per cento della popolazione fedele a Roma (sia di rito romano che bizantino) a differenza della “gemella” Cechia, dove le proporzioni sono ribaltata in favore di un ateismo diffuso. Paese piccolo, che si trova ad essere meta di un Papa a meno di 25 anni dall’ultimo viaggio di San Giovanni Paolo II. Il quale, che da arcivescovo spesso sconfinava nei confini slovacchi nelle sue camminate sui Monti Tatra, ci era stato tre volte.
Dopo il viaggio in Iraq di marzo, Papa Francesco si appresta a fare un altro viaggio di quattro giorni, intensi, ma meno intensi di come si sarebbe voluto, perché la salute del Papa va preservata, specialmente dopo il ricovero al Gemelli dello scorso luglio. Già così, comunque, il programma è piuttosto intenso.
Il 12 settembre, Papa Francesco si sposterà dall’aeroporto di Budapest direttamente su piazza degli Eroi. Lì celebrò il Segretario di Stato Eugenio Pacelli, delegato di Pio XI a conclusione del Congresso Eucaristico Internazionale del 1938, quando centomila uomini, nella notte della vigilia della Messa, riempirono quel piazzale in adorazione eucaristica. La piazza è nella periferia della città di Budapest, ci si va attraverso una metro – la più antica di Europa - diretta che ha mantenuto il fascino e lo stile del tempo in cui fu costruita, cassoni di legno inclusi. Dopo gli incontri con le autorità, il Papa celebrerà Messa su un altare posto sopra il monumento del milite ignoto, molto più in basso di quello, altissimo, costruito per Pacelli, ma fatto in modo da poter dominare la piazza, con i presenti che saranno distribuiti anche nelle vie afferenti.
Prima della Messa, Papa Francesco sarà nel Museo delle Belle Arti, adiacente alla piazza. Qui incontrerà il presidente di Ungheria Adler e il primo ministro Viktor Orban, poi i vescovi, poi i membri del Consiglio Ecumenico delle Chiese, a testimonianza anche della realtà di dialogo ecumenica che si trova in Ungheria - e il giorno prima, il Congresso Eucaristico vedrà celebrazione del Cardinale Erdo con discorso del Patriarca Bartolomeo I proprio sulla piazza del Parlamento.