Città del Vaticano , sabato, 17. luglio, 2021 11:00 (ACI Stampa).
Sono stati chiesti sei anni di reclusione per don Gabriele Martinelli, 29 anni, per il reato di violenza carnale aggravata e atti di libidine aggravati (otto anni, ridotti a quattro, e altri quattro anni, ridotti a due, a motivo della minore età dell’imputato all’epoca dei fatti) e quattro anni, invece, per don Enrico Radice, 71 anni, per favoreggiamento. Dopo quasi un anno è stato annunciato che si chiuderà il 6 ottobre 2021 questo lungo processo.
Le condanne sono state richieste dal Promotore di Giustizia, Roberto Zannotti, al Tribunale vaticano per i due imputati del processo per i presunti abusi avvenuti nel Preseminario San Pio X, giunto alla dodicesima e alla tredicesima udienza. Secondo quando riportato da Vatican News, il promotore Zannotti nella sua requisitoria ha avanzato la richiesta di condanna per Martinelli e Radice, sui quali indaga pure la Procura di Roma.
Ieri – nell’ultima udienza - sono stati ascoltati gli altri due avvocati difensori: Rita Claudia Baffioni (per Martinelli) ed Emanuela Bellardini (per l'Opera don Folci, l'organismo della Diocesi di Como al quale è affidata la gestione del Preseminario).
“Ogni contributo finora è stato prezioso, questo Tribunale ora è in grado di decidere”, ha affermato Pignatone, sempre secondo Vatican News, a conclusione di un dibattimento nell’aula dei Musei Vaticani durato due ore esatte.
Le due avvocatesse hanno respinto le accuse contro Martinelli e Radice - violenze carnali e atti di libidine, per il primo; favoreggiamento, per il secondo - per le quali, ieri, il Promotore di Giustizia, Roberto Zannotti, ha chiesto appunto rispettivamente sei e quattro anni di reclusione.