Roma , venerdì, 16. luglio, 2021 16:00 (ACI Stampa).
Immaginiamo un cortile dalle proporzioni perfette, un giardino di delizie, fiori, alberi, acqua zampillante; immaginiamo piccoli gruppi di persone che dialogano, passeggiano, accompagnati da musiche sublimi: è questo il volto del Paradiso terrestre? Perlomeno era il volto che ne dava il Rinascimento e che è rimasto, per così dire, inciso nel nostro Dna più intimo e profondo.
Oggi qualcuno osa riaccendere questo sogno di bellezza e di spiritualità, soprattutto dopo che la pandemia ci ha costretti all’isolamento, alla solitudine, ad una vita spenta. Ecco dunque assumere forma e sostanza il progetto "Il mito di Ercole: Rinascimento e rinascita", a Padova, già alla seconda edizione, dal 15 al 30 luglio. Progetto culturale tra parole e musica ideato e curato dall’architetto Paola Cattaneo, promosso e organizzato dall’Orchestra di Padova e del Veneto in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Padova. Il programma presenta cinque appuntamenti che tracciano un itinerario suggestivo, alla scoperta di cortili e giardini rinascimentali, dove, accompagnati dalle esecuzioni musicali di OPV, personalità del mondo della cultura e dell’arte si confrontano coinvolgendo il pubblico su alcuni temi specifici legati all’arte, la musica, la gestione dei beni culturali e molto altro ancora.
L’Orchestra è protagonista con diverse formazioni cameristiche, adeguandosi alle dimensioni dei cortili e dei giardini, con un programma musicale principalmente legato alla musica di Mozart nell’ambito della celebrazione del 250° anniversario della visita del compositore austriaco a Padova. La rassegna promuove un’importante collaborazione tra OPV e molte Istituzioni e Associazioni presenti sul territorio, tra le quali la Basilica di Sant’Antonio, l’Associazione Dimore Storiche Italiane, il Fai, Il Cuamm, l’Associazione Amici del Museo Terza Armata.
SI parte appunto dal mito di Ercole, simbolo del grande Rinascimento patavino, al difficile periodo che stiamo ancora attraversando.
L’immagine dell’eroe, infatti, per molti umanisti era quella che maggiormente incarnava l’idea di rinascita, come avvenne di Ercole, diventato un dio, dopo aver superato le fatiche terrene, facendo proprio il motto “Arso il mortale, al Ciel n’andrà l’eterno”. Dal mito ai giorni nostri, la musica si innalza ancora una volta a simbolo di rinascita della cultura. Ed ecco spiegata la scelta di alcuni dei luoghi più rappresentativi del mito di Ercole della città di Padova, tra tutti il Chiostro dei Musici della Basilica del Santo, il Cortile della Loggia Cornaro, il Cortile di Palazzo Bembo e il Giardino di Villa Roberti di Brugine.