Roma , sabato, 10. luglio, 2021 11:00 (ACI Stampa).
È “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione” il tema del Sinodo della Chiesa in Italia. Voluto fortemente da Papa Francesco per sostituire l’esperienza dei Convegni Ecclesiali (l’ultimo a Firenze, nel 2015, dove il Papa tracciò una linea precisa per il cammino episcopale), il Sinodo è stato oggetto di discussione del Consiglio Permanente straordinario della CEI che si è riunito in videoconferenza il 9 luglio. Oltre al Sinodo, e alla vicinanza espressa a Papa Francesco in degenza, si è parlato anche del prossimo incontro del Mediterraneo, che sarà a Firenze a inizio 2022, e del Congresso Eucaristico Nazionale, che sarà a Matera dal 22 al 25 settembre 2022.
Ad inizio incontro, il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, si è “rallegrato per le buone notizie” circa la salute di Papa Francesco dopo l’operazione al colon, e ha affidato i medici e il personale sanitario che si stanno occupando del Papa.
Il cammino sinodale della Chiesa in Italia è stato il tema centrale della riunione. Nel comunicato finale, si sottolinea che è “un percorso che, pur cercando strade nuove, si snoda a partire da sentieri tracciati, con i contributi fondamentali dei Pontefici, da san Paolo VI a Francesco”, e che si aggiunge “percorso compiuto dalla Chiesa che è in Italia dal Concilio Ecumenico Vaticano II a oggi, scandito dai Convegni nazionali che, con cadenza decennale, hanno fatto il punto della situazione e rilanciato le sfide individuate”. È un messaggio chiaro: i vescovi non vogliono sostituire le esperienze già fatte, che hanno portato frutti, ma piuttosto aggiungono a queste esperienze anche quella del sinodo, il cui tema sarà “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione”, a definire l’impegno della Chiesa che è in Italia, e ricordando che “già nel 2019, il Consiglio Episcopale Permanente aveva deciso di adottare Orientamenti pastorali quinquennali, e non più decennali, prendendo atto di un’accelerazione dei cambiamenti in corso”.
I vescovi spiegano che “nel 2020, l’insorgere della pandemia aveva spinto a focalizzarsi sull’ascolto capillare del popolo di Dio fino alla decisione di avviare un cammino sinodale, in risposta alle sollecitazioni espresse da Papa Francesco il 30 gennaio 2021, in occasione dell’udienza concessa all’Ufficio Catechistico Nazionale, e in quella del 30 aprile all’Azione Cattolica Italiana”.
Da lì, si è andati avanti spediti: la Carta d’Intenti sottolinea che si lavora sulle direttrici di “ascolto, ricerca e proposta”, che “aggiorna quella del ‘vedere-giudicare-agire’.”