Lecce , sabato, 10. luglio, 2021 10:00 (ACI Stampa).
Siamo ormai entrati in piena estate e in molte diocesi italiane sono attive diverse iniziative. In tante la presenza dei turisti diventa una occasione per una maggiore partecipazione ai diversi momenti. I vescovi, particolarmente quelli che hanno località di villeggiatura, hanno voluto accoglierli con messaggi di augurio e anche di invito a conoscere meglio la realtà.
“Sono lieto di salutarvi in questa nuova estate in cui le porte della città di Lecce e del Salento tutto si aprono per accogliervi e per svelarvi gli scrigni dei tesori di arte e cultura, di fede e tradizione”, scrive ai villeggianti del Salento l’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia.
“Per larga parte dell’anno ci siete mancati, ma ora siamo pronti a ripartire, riaccendendo la speranza nei nostri cuori. Lecce vi offre un’infinità di bellezze artistiche e religiose. La sua pietra, baciata dal sole – scrive - dona un colore sempre nuovo alle antiche costruzioni; ma anche nelle più fresche serate è suggestivo ammirare il nostro barocco, perché, mentre tutto era fermo, abbiamo pensato di dare una nuova illuminazione alle nostre chiese principali, così da poterle ammirare nei dettagli più nascosti”.
Il presule ricorda anche l’accoglienza della “nostra gente, i prodotti dell’artigianato, i sapori della nostra terra” con l’auspicio che “possiate trovare il tempo per mettervi in disparte e ritrovare la pace con voi stessi, con i fratelli e con Lui. Mentre le chiese restano aperte per tutto l’arco della giornata, ricordatevi che l’arte è una via per giungere a Dio, somma Bellezza, e il fascino del nostro territorio e del mare è un inno di lode all’Altissimo”.
Di nuovo ritorno, dopo due anni di assenza “forzata”, parla il vescovo di Novara, Francesco Giulio Brambilla, che si rivolge ai turisti che trascorreranno un periodo di vacanza nelle terre tra i fiumi Ticino e Sesia. Il “vostro” ritorno è “un segno di rinascita per noi, per la ripresa della vita dell’Italia, per la circolazione delle persone e delle culture in Europa. Questa regione del Belpaese viene incontro alla vostra ricerca di accoglienza, di serenità, di rinnovata voglia di cominciare”. “Con la simpatia delle persone di questi luoghi” mons. Brambilla augura, insieme alle comunità locali, “un soggiorno ristoratore, un momento di interiorità e fruizione delle bellezze create dalla natura e dallo spirito umano, un sereno incontro con l’ospitalità tipica dei nostri paesi e città. Troverete in queste terre l’accoglienza della nostra gente, il frutto della laboriosità locale, i prodotti dell’artigianato, i capolavori della cultura e del genio italiano, la ricchezza di una feconda tradizione religiosa popolare e la memoria di una storia gloriosa, che ha fatto da cerniera tra Lombardia e Piemonte”.