Kosice , mercoledì, 7. luglio, 2021 16:00 (ACI Stampa).
Venticinque anni fa, per il 375esimo anniversario dell’Unione di Uzghorod, Giovanni Paolo II inviò persino una lettera apostolica, a testimonianza dell’importanza dell’evento. E lì spiegò che quella “unione” era la diretta conseguenza del Concilio di Firenze, e che andava messa in collegamento con le altre unioni di tradizioni bizantine a Roma, come l’Unione di Brest, con cui la Chiesa Greco Cattolica Ucraina divenne una cosa sola con Roma. Da quella unione nacque la Chiesa Greco Cattolica Rutena, la cui storia si è intrecciata per secoli con la Chiesa Greco Cattolica Slovacca. Papa Francesco si incrocerà con questa storia durante il suo viaggio in Slovacchia, nel suo passaggio a Kosice e Presov. E di certo ci saranno celebrazioni per questo anniversario.
Un anniversario che ricorda meglio di tutte il miscuglio di popoli e tradizioni che si trovano in quella zona dell’Est Europa. I ruteni sono perlopiù in Slovacchia, ma erano inizialmente in territorio ungherese, sotto un vescovo ungherese, mentre Uzhgorod si trova adesso in territorio ucraino. La Rutenia oggi è una regione ucraina che gli ucraini chiamano “subcarpatica” e gli slovacchi chiamano “transcarpatica”, che si trova a sud dell’oblast di Lviv (Leopoli), ma che è invece parte della regione storica della Galizia, che si trova ad Est della Slovacchia.
Non ci sono copie autentiche dell’atto di unione di Uzghorod, che fu stipulata il 25 aprile 1646. Era stato il monaco basiliano Pietro Parfenii a lavorare perché ci fosse l’Unione, che avvenne alla presenza del vescovo Giorgio Jakusics, di Eger. L’unione prevedeva: la conservazione del rito orientale; il diritto di scegliere un vescovo, approvato dalla Santa Sede; la garanzia dei privilegi cattolici.
Lo stesso Parfenii poi fu consacrato vescovo da parte del metropolita ortodosso di Alba Iulia, creando una frattura che portò la Santa Sede a non ratificare l’unione inizialmente.
L’anno dopo l’ordinazione episcopale di Parfenii, nel 1652, sei arcidecani chiesero al Papa di confermare Parfenii come vescovo di Mukacevo. Nel 1655, il Papa ratificò la nomina, riconoscendoParfenii come vescovo cattolico. Dal 1771, la diocesi si è estesa fino a comprendere l’intera Rutenia subcarpatica.