Città del Vaticano , martedì, 6. luglio, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nel 1983, con la costituzione Sacrae disciplinae leges promulgava per la Chiesa universale il nuovo codice di diritto canonico.
L'opera innovava la complessa disciplina, mantenendo immutati i principi e la ratio giuridica dei singoli istituti ed evidenziando l'importanza del testo per la vita, giuridica e sociale della Santa Sede.
Ancora oggi questo strumento indica la strada e mette in luce le peculiari ed importanti strutture della società ecclesiastica, per le quotidiane necessità del Popolo di Dio.
Nell'interessante introduzione all'opera, il professor Giuliano Brugnotto evidenzia la funzione della pubblicazione evidenziando che ”è infatti sembrato che in ambito italiano si avvertisse l'esigenza di uno strumento agile che si caratterizzasse per l'essenzialità e la completezza, con speciale riferimento alle fonti dei singoli canoni. In tal modo, attraverso il rimando ai canoni del Codice Pio Benedettino, si tocca con mano come l'attuale Codice sia il “principale documento legislativo della chiesa, fondato nell'eredità giuridico-legislativo della Rivelazione della Tradizione” (pag.5).
Sfogliando le pagine del volume si scopre come i singoli canoni sono offerti nella loro lettura latina e nella traduzione italiana, corredati da un accurato apparato di note che aiuta il professionista nell'approfondimento esegetico dei canoni.