Roma , lunedì, 12. luglio, 2021 12:30 (ACI Stampa).
La scuola è terminata, almeno per la maggior parte degli studenti, e l’estate è arrivata; i ragazzi cercano un po’ di riposo, pensando di fuggire alla quotidiana noia tra mascherine e la ripresa della normalità della vita, dopo la ‘quarantena’ dovuta al Covid 19.
Ed allora si aprono gli oratori che, sempre nel rispetto delle regole, ospitano ragazzi e ragazze, che riflettono e giocano con un’ambientazione da Far West, affrontando il tema di fondo dell’amore, in quanto l’oratorio fa sentire tutti a casa.
Il sussidio, ‘Ricomincio da qui. Nuove avventure nel Summerland’ è frutto del progetto degli oratori estivi romani stilato dal Servizio diocesano di pastorale giovanile con il Centro oratori romani, l’Azione cattolica ragazzi e l’Agesci.
A David Lo Bascio, presidente del Centro Oratori Romani (COR), abbiamo chiesto di spiegarci questa estate negli Oratori romani: “Non possiamo dire che sia un’estate di ripartenza, come si usa per molte delle attività che hanno subìto un arresto a causa del Covid. L’Oratorio infatti (con la sola eccezione delle zone rosse) fin dall’estate dello scorso anno non si è mai fermato. E questo non per offrire una prova muscolare del non arrendersi, di rifiutare la fragilità del tempo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo; ma semplicemente per non smettere di farsi accanto ai bambini ai ragazzi, nella gioia e nella prova, come Gesù stesso fece con i discepoli di Emmaus… ‘si accostò e camminava con loro (cfr. Lc 24, 15)’. Potremmo quindi dire che sarà un’estate di ‘tessitura’: perché la vicenda drammatica dentro cui siamo inseriti richiederà il lavoro paziente del riallacciare legami e del curare le solitudini generate dagli isolamenti e dai distanziamenti. Dovremo rieducarci, tutti, a una relazionalità di cui abbiamo dimenticato il linguaggio, ma di cui possiamo riscoprire il senso. ‘Nessuno si salva da solo’ ha detto papa Francesco: ecco, l’Oratorio esprime proprio questa dimensione comunitaria che è propria dell’appartenenza ecclesiale”.
Quale importanza riveste l’apostolato nell’Oratorio?