Città del Vaticano , venerdì, 2. luglio, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Trenta minuti di colloquio con Papa Francesco con l’aiuto di un interprete, e poi un vasto scambio in Segreteria di Stato vaticano su temi di geopolitica regionale e soprattutto sulla presenza dei cristiani nel Paese. Il Primo Ministro iracheno Mustafa al Khadimi visita il Vaticano a quattro mesi dallo storico viaggio di Papa Francesco, facendo seguito quasi due mesi dopo alla visita del ministro degli Ester Fuad Mohammad Hussein.
Al termine dell’incontro, Al-Khadimi ha donato a Papa Francesco la riproduzione in cuoio de L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, realizzata da una donna, vittima dell’ISIS, durante la sua cattività; e una Croce in legno proveniente dalla chiesa di Mar Addai a Karemlash.
Papa Francesco ha dato i consueti doni: un’opera in bronzo ispirata alla pace, con la scritta “Siate messaggeri di pace”; il messaggio per la pace di quest’anno, firmato dal Papa; il documento sulla Fratellanza Umana; le Encicliche Laudato sì e Fratelli tutti in arabo e inglese.
Per quanto riguarda i colloqui in Segreteria di Stato con il Cardinale Pietro Parolin e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, una nota della Sala Stampa della Santa Sede informa che “è stata evocata la storica visita di Papa Francesco in Iraq e i momenti di unità vissuti dagli iracheni, e ci si è soffermati sull’importanza della promozione della cultura del dialogo nazionale per favorire la stabilità e il processo di ricostruzione del Paese”.
La conversazione ha anche affrontato “l’importanza di tutelare la presenza storica dei cristiani nel Paese con adeguate misure legali e il significativo contributo che essi possono apportare al bene comune, evidenziando la necessità di garantire loro gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini”.