La metà delle denunce è giunta dalla persona lesa che l'ha fatta di persona (48%) o tramite un rappresentante (2%). Nell'11% dei casi la fonte della notifica è stato un sacerdote o un religioso di quella diocesi, nel 4% di un'altra diocesi. Nel 4% dei casi la notifica è stata fatta da un delegato di un'altra diocesi o congregazione. In totale, il clero è la fonte del 19% delle segnalazioni. L'8% sono segnalazioni di familiari della vittima, e il 5% di un'altra persona laico. Il 3% dei casi sono segnalazioni dell'autorità statale, da parte di conoscenti o amici della vittima o dai media. Nel 9% dei casi, la notifica è giunta da una fonte diversa.
Le segnalazioni sono state inviate alle diocesi e alle congregazioni religiose con intensità variabile nel tempo, tuttavia, nel periodo analizzato, non c'è stato un mese in cui non sia stata ricevuta alcuna notifica dalla giurisdizione ecclesiastica in Polonia.
Diversa è la situazione degli accusati al momento della raccolta dei dati da parte dell'Ufficio del Delegato della KEP. Il più delle volte, sono stati temporaneamente rimossi dal servizio durante le indagini sulle accuse (46%) o da eventuali contatti pastorali con i minori (36%), o gli è stato ordinato di rimanere in un luogo specifico (37%). Negli altri casi sono state utilizzate le seguenti procedure: allontanamento temporaneo da determinati aspetti del ministero, divieto di dimora in un determinato luogo, affidamento di compiti pastorali limitati o punizione canonica. Il 16% del clero accusato è in pensione, e uno ogni dieci (11% degli accusati nelle diocesi e 6% negli ordini religiosi) non è stato rimosso dal ministero.
Dei 173 casi segnalati alle giurisdizioni ecclesiastiche che coinvolgono persone di età inferiore ai 15 anni, 148 (86%) sono stati segnalati alle forze dell'ordine statali. In 113 casi, queste segnalazioni sono state fatte dalle diocesi e dagli ordini religiosi, e in 35 casi, le forze dell'ordine statali hanno ricevuto notifica da un'altra entità. Dei casi riguardanti persone sotto i 15 anni che non sono stati segnalati alle forze dell'ordine statali, 13 (8%) riguardavano sacerdoti o religiosi che erano già morti al momento dell'accusa, 8 (5%) casi segnalati alle giurisdizioni ecclesiastiche non sono stati rinviati all'ufficio del pubblico ministero perché ritenuti infondati o falsi. 4 (2%) segnalazioni erano in fase di verifica iniziale al momento della raccolta dei dati.
Delle 174 segnalazioni riguardanti di vittime di età superiore ai 15 anni, 35 casi (20%) sono stati segnalati anche alle forze dell'ordine statali e 139 casi (80%) non sono stati segnalati.
I primi dati sui casi di abusi sessuali su minori da parte di alcuni sacerdoti e religiosi sono stati raccolti per il periodo 1990-2013 dal dott. Adam Żak, SJ, Coordinatore per la tutela dei minori della Conferenza Episcopale Polacca nel 2014. Successivamente, nel 2018, il Segretariato della Conferenza Episcopale Polacca ha raccolto da tutte le diocesi e dagli ordini maschili i dati sulle segnalazioni del periodo dal 1 gennaio 2014 al 30 giugno 2018. La consultazione pubblicata nel marzo 2019 ha rivelato 382 casi segnalati dal 1950 al 2018, di cui 198 riguardavano persone di età inferiore a 15 anni e 184 persone di età compresa tra 15 e 18 anni.
Su richiesta dell'Arcivescovo Wojciech Polak, Delegato per la Tutela dei Minori della Conferenza Episcopale Polacca, l’Istituto di Statistica della Chiesa Cattolica dei Pallottini intitolato a Witold Zdaniewicz (ISKK) ha condotto un'analisi approfondita di questi dati. L’esito è stato presentato durante la conferenza del 13 gennaio 2021 nella sessione "Costruzione nella Chiesa in Polonia di un sistema per prevenire gli abusi sessuali sui minori". Durante la Sessione Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca dell'ottobre 2020, i vescovi – secondo la raccomandazione dell'arcivescovo Wojciech Polak, Delegato per la Tutela dei Minori della Conferenza Episcopale Polacca – ha deciso di proseguire la ricerca sui casi di abuso sessuale di minori per il periodo da metà 2018 a fine 2020. I risultati preliminari sono stati presentati ai vescovi il 12 giugno scorso durante la 389a Sessione Plenaria della KEP. La raccolta e l'elaborazione dei dati è stata finanziata dalla Fondazione San Giuseppe della Conferenza Episcopale Polacca
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