Kosice , giovedì, 24. giugno, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Dopo un anno, arriva anche formalmente la rinuncia del vescovo Milan Chautur da vescovo dell’eparchia. E l’arcivescovo Cyril Vasiľ, che era tornato nella sua città natale come amministratore apostolico sede plena dell’eparchia dopo aver servito in Vaticano, viene nominato vescovo titolare dell’eparchia. Sarà in quella veste che potrebbe accogliere Papa Francesco il prossimo settembre.
Se, infatti, è stato lo stesso Papa Francesco ad annunciare un viaggio in Slovacchia a settembre, dopo la partecipazione al Congresso Eucaristico Internazionale di Budapest, ancora questo viaggio non è stato annunciato ufficialmente. Ma l’ipotesi è che il Papa tocchi tre città: la capitale Bratislava, Kosice per celebrare i 375 anni dall’unione della Chiesa di rito bizantino con Roma, ma anche per guardare alla comunità serba – ortodossa; e Sastin, dove si venera la Madonna dei Sette Dolori tanto cara a Papa Francesco.
L’arcivescovo Vasil, classe 1965, è figlio di un sacerdote della Chiesa Greco Cattolica Slovacca, che al tempo della sua nascita viveva nelle catacombe, soppressa dal regime cecoslovacco.
Battezzato secondo il rito romano, Vasil studia alla facoltà di teologia Cirillo e Metodio dell’Università di Bratislava e viene ordinato sacerdote nel 1987. In quell’anno, espatria illegalmente dalla Cecoslovacchia (e per questo è condannato in contumacia a due anni di carcere) per stabilirsi a Roma e studiare presso il Pontificio Istituto Orientale.
Nel 1990 entra a far parte dei gesuiti, e poi presta servizio come assistente ecclesiastico dei gruppi scout di Roma e poi, per tre anni, assistente federale della Associazione Italiana guide e scouts d’Europa Cattolici, incarico dal quale darà impulso anche alla nascita dell’associazione slovacca.