Kiev , mercoledì, 23. giugno, 2021 14:00 (ACI Stampa).
La Chiesa Greco Cattolica Ucraina non è solo la più grande delle Chiese sui iuris. Unita a Roma, ha una tradizione ortodossa precedente, legata al Patriarcato di Costantinopoli. Ed ha intenzione di mantenere queste radici, e di mostrarle al mondo, dando segno che la Chiesa Greco Cattolica Ucraina ha una storia, una profondità e una dignità che non tutti possono riconoscere.
L’occasione per rinsaldare i rapporti è stata, lo scorso 11 giugno, la presentazione a Kiev della biografia su “Bartolomeo: Apostolo e Visionario” scritta dal portavoce del patriarcato ecumenico John Chryssavgis. La presentazione si è tenuta presso la residenza del metropolitan Epifaniy, prima della Chiesa Ortodossa Ucraina – la autocefalia concessa da Costantinopoli tra le proteste del Patriarcato di Mosca.
L’arcivescovo maggiore Shevchuk ha parlato della “cultura dell’incontro e della comunicazione tra Roma e Costantnopoli, e la ha definite “un buon esempio per costruire le relazioni a Kiev”, e ha poi definite il Patriarca Bartolomeo come una delle grandi personalità intellettuale dei nostril tempi.
"Siamo rimasti tutti colpiti dal momento in cui Papa Francesco, visitando personalmente Sua Santità, ha chinato il capo davanti a lui chiedendo la sua benedizione. È qualcosa di più di un semplice riconoscimento reciproco. Questa è una vicinanza spirituale speciale e profonda che apre nuove opportunità per ogni dialogo”, ha detto Shevchuk.
Sua Beatitudine ha poi ricordato l’ultimo suo incontro personale in Vaticano, alla Domus Sanctae Marthae, e sottolineato che presto Bartolomeo sarà in Ucraina in occasione del 30esimo anniversario di indipendenza. Venti anni fa, poi, Giovanni Paolo II era stato in Ucraina, definendola “laboratorio di ecumenismo”.