Città del Vaticano , venerdì, 11. giugno, 2021 12:05 (ACI Stampa).
Non ci saranno più presidenti a vita dei movimenti ecclesiali, a meno che questi non siano i fondatori degli stessi movimenti, che possono essere dispensati. Con un decreto in 9 paragrafi e una nota esplicativa, il Dicastero Laici, Famiglia e Vita rinnova le forme di governo dei movimenti ecclesiali, perché – si legge in una nota esplicativa al decreto - “non di rado la mancanza di limiti ai mandati di governo favorisce, in chi è chiamato a governare, forme di appropriazione del carisma, personalismi, accentramento delle funzioni nonché espressioni di autoreferenzialità, che facilmente cagionano gravi violazioni della dignità e della libertà personali e, finanche, veri e propri abusi
Cosa dice il decreto? Che i mandati nell’organo centrale di governo possono durare massimo cinque anni, e che una persona non può rimanere nell’organo di governo per più di dieci anni consecutivi, possono essere rieletti solo dopo una vacanza di mandato.
Questo non si applica ai moderatori, che possono esercitare “la funzione indipendentemente dagli anni già trascorsi in altro incarico nell’organo centrale di governo a livello internazionale”, e che può ricoprire un altro incarico nell’organo centrale dopo i dieci anni da moderatore.
Il decreto è retroattivo. Si legge nel decreto? “Le associazioni nelle quali, al momento della entrata in vigore del presente Decreto, sono conferiti incarichi nell’organo centrale di governo a livello internazionale a membri che hanno superato i limiti di cui agli articoli 1 e 2, debbono provvedere a nuove elezioni entro e non oltre ventiquattro mesi dalla entrata in vigore del presente Decreto”.
È un decreto che si applica “anche agli altri enti non riconosciuti né eretti come associazioni internazionali di fedeli, a cui è stata concessa personalità giuridica e che sono soggetti alla vigilanza diretta del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita”.