Città del Vaticano , giovedì, 10. giugno, 2021 12:04 (ACI Stampa).
Chiedere il dono di essere docili; mantenere la castità, che è il dono del possesso; ricordarsi che la vita del seminario non riguarda estraniarsi della realtà. Papa Francesco incontra il seminario regionale marchigiano Pio XI e, in un discorso con diverse interpolazioni a braccio, fornisce anche l’identikit di quello che deve essere per lui il sacerdote.
Papa Francesco sottolinea di amare immaginare “il Seminario come la famiglia di Nazaret, nella quale Gesù è stato accolto, custodito e formato in vista della missione affidatagli dal Padre”.
Un invito, in particolare, ai docenti del seminario: “Siate per i vostri seminaristi ciò che Giuseppe è stato per Gesù! Essi possano apprendere più dalla vostra vita che dalle vostre parole, come avvenne nella casa di Nazaret, dove Gesù si formò alla scuola del ‘coraggio creativo’ di Giuseppe. Imparino la docilità dalla vostra obbedienza; la laboriosità dalla vostra dedizione; la generosità verso i poveri dalla testimonianza della vostra sobrietà e disponibilità; la paternità grazie al vostro affetto vivo e casto”.
La castità, ha aggiunto il Papa, non è “una indicazione meramente affettiva, ma la
sintesi di un atteggiamento che esprime il contrario del possesso. La castità è la libertà dal possesso in tutti gli ambiti della vita. Solo quando un amore è casto, è veramente amore. L’amore che vuole possedere, alla fine diventa sempre pericoloso, imprigiona, soffoca, rende infelici”.