Città del Vaticano , giovedì, 3. giugno, 2021 11:00 (ACI Stampa).
Finanze vaticane, luce verde dagli USA. Mentre ancora si attende la pubblicazione del rapporto MONEYVAL sui progressi di Santa Sede / Stato di Città del Vaticano in termini di trasparenza finanziaria, Vatican News dà risalto alla notizia che l’Internal Revenue Service, il servizio delle entrate del governo degli Stati Uniti, ha inserito il Vaticano tra le giurisdizioni equivalenti a quella USA in materia di adeguata verifica del cliente.
Si tratta di un procedimento normale, che non farebbe nemmeno notizia se non si trattasse della Santa Sede e di questa particolare situazione, e che comunque arriva al termine di un percorso fatto e definito diverso tempo fa. Non va dimenticato che nel 2015 Santa Sede e Stati Uniti firmarono un protocollo per migliorare gli standard di conformità fiscale – accordo supervisionato dall’allora Autorità di Informazione Finanziaria.
Nell’allegato specifico dedicato a Santa Sede e Stato di Città del Vaticano, vengono citate tutte le normative che hanno favorito il riconoscimento. Si parte dalla legge n. XVIII dell’8 ottobre 2013, modificata dalla Legge n. CCXLVII del 19 giugno 2018 e dal decreto CCCLNXXII del 9 ottobre 2020 (la cosiddetta legge sulla trasparenza). Quest’ultima era una messa a punto, un adeguamento a normative vigenti che aveva una sola vera novità nell’istituzione di un registro centrale presso l’Autorità di Informazione Finanziaria. Una riforma comunque resa possibile dall’impianto della legge XVIII, non per niente lodato da Carmelo Barbagallo, presidente dell’Autorità di Sorveglianza e di Informazione Finanziaria.
L’agenzia degli Stati Uniti cita anche l’articolo 421 bis del Codice penale, come modificato dall’art. 5 del Decreto CCCXXIX, del 1° ottobre 2019, sul riciclaggio, e il Regolamento n. 4 dell’Autorità di Vigilanza e Informazione Finanziaria. Questo regolamento fu quello che permise alla Santa Sede di entrare nell’Area SEPA, e potersi così dotare di un IBAN vaticano.
Si tratta, insomma, di tutte riforme già avviate, e che non comportano particolari segni di novità, se non che il sistema messo a punto nel corso degli anni funziona. Si attende ora il rapporto sui progressi di MONEYVAL, che sarà concentrato – come da procedura – sull’effectiveness (efficacia) del sistema giudiziario vaticano, vale a dire su come il Tribunale vaticano è in grado di raccogliere e portare avanti indagini sulla base dei rapporti di transazioni sospette presentate dall’Autorità di Informazione Finanziaria.