Advertisement

Tre crocerossine beate in Spagna. Furono martiri nella Guerra Civile

Il 29 maggio, il Cardinale Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presieduto la Messa di beatificazione

Martiri crocerossine spagnole | Le immagini delle tre martiri crocerossine  | ACI Prensa
Martiri crocerossine spagnole | Le immagini delle tre martiri crocerossine | ACI Prensa

Avevano 23, 25 e 41 anni le tre crocerossine uccise ad Astorga nel 1936, le ennesime vittime in odio alla fede della Guerra Civile Spagnola, che morirono acclamando Cristo Re. Una causa di canonizzazione eccezionale, per i martiri del XX secolo, che in genere sono in gruppi che comprendono religiosi. Non queste tre donne, Pilar, Olga e Octavia, beatificate il 29 maggio ad Astorga durante una celebrazione presieduta dal Cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Le tre martiri sono state ricordate anche da Papa Francesco all’Angelus. “Queste tre donne laiche, coraggiose, a imitazione del buon samaritano, si sono dedicate a curare feriti di guerra, e sono state uccise in odio alla fede”, ha detto il Papa.

Nell’omelia, il Cardinale Semeraro ha detto che le tre crocerossine avevano “inteso bene” Gesù quando diceva di non avere paura “di quelli che uccidono il corpo”, e anzi si dedicarono alla cura del corpo degli infermi e dei feriti, ricordando che “il corpo” ha “una dignità inenarrabile”, perché “partecipa all’immagine di Dio”.

Lo fecero, in particolare, nell’ospedale di Puerto de Somiedo, e – ha raccontato il Cardinale – “anche nel pericolo, non vollero abbandonare i feriti”, ma continuarono ad assisterli “mettendo a rischio la propria vita”, e poi subirono “torture e umiliazioni”, sopportando tutto con “fortezza soprannaturale”.

Perché, anche loro erano deboli, ma la Chiesa le onora come martiri di Cristo in quanto “hanno ricevuto la corona della vita, promessa dal Signore a quanti la amano”.

Advertisement

Il prefetto della Congregazione della Cause dei Santi ha sottolineato che “la via per vincere la paura è la carità”, ed “una via sempre aperta per noi”, non solo “nelle situazioni drammatiche”, ma anche “in quelle più ordinarie”, così come una situazione di paura è quella della pandemia.

Chi erano le tre beate? Maria Pilar, nata a Madrid, riparò ad Astorga, dove trascorreva le vacanze estive, non appena cominciarono le persecuzioni contro la Chiesa.

Octavia Iglesias Blanco era sua cugina di secondo grado, ed era nata proprio ad Astorga. Olga Perez-Monteserin Nunez arrivò invece ad Astorga da bambina, dopo essere stata bambina.

Erano credenti, facevano opere di carittà, Pilar e Octavia erano anche membri di Accion Popular, la formazione politica formataa dal Cardinale Pedro Segura, arcivescovo di Toledo, con l’idea di difendere i principi cattolici da laici.

Durante la guerra, nel 1936, si offrirono come volontarie all’ospedale di Puerto de Somiedo, presso il fronte, e rimasero oltre gli otto giorni di servizio per l’emergenza. L’ospedale fu atttaccato dai miliziani all’alba del 27 ottobre, ma le tre decisero di non abbandonare i feriti. Furono imprigionate, condotte a Pola de Somiedo, consegnate al Comitato di Guerra di Somiedo nonostante fossero della neutrale croce rossa, quindi seviziate e torturate dai miliziani tutta la notte.

Rifiutarono di abiurare le loro fede, ma queste rifiutarono. A mezzogiorno del 28 ottobre 1936, vennero fucilate con altri due prigionieri tra tre donne miliziane. I loro corpi furono abbandonati e sepolti in una fossa comune. La loro morte creò sconcerto nell’opinione pubblica, dato che era la prima volta che tre esponenti della Croce Rossa, donne e dopo aver subito violenza, erano uccise in Europa.

More in Storie

La Croce Rossa fece pressione presso il governo perché venisse fatta giustizia, ma solo il 30 gennaio 1938 i corpi furono riesumati e portati nella cattedrale di Santa Maria ad Astorga.

La loro causa di beatificazione è stata avviata nel 2005, la fase diocesana si è tenuta dal 2006 al 2007. Ottenuta la convalida giuridica il 4 giugno 2009, venne preparata la “Positio super martyrio”, consegnata nel 2016. La causa passò quindi ai Consultori Storici della Congregazione delle Cause dei Santi, che l’esaminarono il 9 febbraio 2016. Il 23 ottobre 2018 si svolse il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi, seguito, il 2 giugno 2019, dalla Plenaria dei cardinali e dei vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi.