Al Santo Padre è stato simbolicamente presentato un testimone per la staffetta, di colore bianco, con la significativa scritta in latino “Simul Currebant” - il “motto” di Athletica Vaticana - in riferimento al passo del Vangelo Giovanni (capitolo 20, versetto 4): Pietro e Giovanni “correvano insieme” la mattina della Risurrezione.
Il testimone, che Francesco ha autografato, sarà consegnato, al San Marino Stadium, ai rappresentanti dei Piccoli Stati d’Europa. Anche se per l’emergenza sanitaria e sociale non tutti i 18 Stati saranno presenti ai Campionati.
"Athletica Vaticana scende in pista tra i “piccoli” Stati d’Europa in una dimensione - quella della “piccolezza” - che ha, adesso più mai un grande significato - ha detto il cardinale Ravasi - Anche se non mancano oggi tensioni tra alcuni “piccoli” Stati, lo sport può essere, come sempre fin dalla sua nascita come esperienza umana, luogo di incontro e di conoscenza reciproca che fa cadere pregiudizi e ostilità e, attraverso il dialogo tra culture e religioni diverse, crea amicizia tra uomini e popoli fino a correre insieme - simul currere - verso la mèta comune che è la pace".
Come ospite della Repubblica di San Marino, "Athletica Vaticana partecipa alla prima manifestazione internazionale insieme a popoli che - non solo sportivamente - non hanno la grande ribalta, per testimoniare concretamente la “cultura della fraternità” e costruire ponti di amicizia e di dialogo con tutti", ha spiega il presidente Giampaolo Mattei.
La delegazione di Athletica Vaticana è composta da 10 persone: 7 atleti e 3 accompagnatori. Gli atleti vaticani parteciperanno a 4 gare: lancio del giavellotto femminile con Beatrice Bellapadrona (studentessa di giurisprudenza); 400 metri maschili con Simone Adamoli (studente di scienze storiche); 3000 metri maschili con Emiliano Morbidelli (tecnico dell’ospedale Bambino Gesù) e staffetta maschile con Alessio Moscetti (gendarme), Giuseppe Zapparata e Paolo Piersanti (vigili del fuoco), Placido Fois (falegname) e, nuovamente, Simone Adamoli. Anche Sara Carnicelli aveva ottenuto lo standard di partecipazione ma è stata fermata da un infortunio che l’ha costretta a un intervento chirurgico.
A guidare la piccola delegazione sarà monsignor Melchor Sanchez de Toca, sotto-segretario del Pontificio consiglio della cultura. Con lui anche la “capitana” Michela Ciprietti (dottoressa della Farmacia vaticana) e il tecnico Claudio Carmosino che generosamente mette a disposizione della comunità sportiva di Athletica Vaticana la sua lunga esperienza sportiva.
A San Marino Athletica Vaticana – che alloggerà nella Casa di spiritualità “San Giuseppe” - partecipa con uno stile particolare per il fatto che non è ancora completata l’affiliazione alle Federazioni internazionali di atletica, se dovesse salire su uno dei tre gradini del podio l’atleta vaticano lascerà il posto a quello che arriverà dopo di lui. Un piccolo segno per affermare, anche nello sport, scelte per passare dall’ “io” al “noi” che dovrebbero valere in ogni contesto sociale.
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