La Madonna della Chiesa Siro-orientale
Il cristianesimo entrò in Cina nel 635, attraverso i missionari della chiesa siro-orientale che, provenendo Seleucia Ctesifonte, la sede metropolitana della Chiesa Assira (presso l’attuale Bagdad), attraverso le vie della seta giunsero a Xi’an, allora capitale dell’impero cinese. Si misero a tradurre testi cristiani in cinese, proprio mentre monaci buddhisti traducevano in cinese le sutre dell’insegnamento del Buddha.
Le due fedi, buddhista e cristiana, si incontrarono e si ‘contaminarono’. Tant’è vero che il cristianesimo assunse il nome di “insegnamento luminoso”, e il buddhismo cinese inventò la popolarissima Guanyin, la dea della misericordia, che molto si avvicina, sia dal punto di vista iconografico che dottrinale, alla figura della Vergine Maria.
La Madonna dei francescani
Il cattolicesimo romano approdò a Pechino nel 1292, grazie al missionario francescano Giovanni da Montecorvino e agli altri coraggiosi missionari francescani che lo seguirono. Risale alla missione francescana la Madonna col bambino, datata 1342, ritrovata insieme ad altri reperti cristiani nella città di Yangzhou. Era già in stile cinese, in quanto l’accomodamento era un 'imperativo culturale' imprescindibile.
L’accomodamento visuale di Ricci e dei gesuiti
Le narrative visive prodotte da Ricci e i suoi compagni furono una componente importante del loro metodo di evangelizzazione, noto come "accomodamento", cioè lo sforzo di tradurre l'insegnamento cattolico nel contesto cinese. I gesuiti erano ben consapevoli che potere delle immagini, che suscitano le affezioni, stimolano i sensi visivi, e conducono il fruitore ad immaginare le scene bibliche, per una più efficace meditazione. Le immagini infatti, creando mondi immaginativi nuovi, hanno il potere di condurre la persona fuori da sé e di poter sperimentare la contemplazione. Le immagini sacre, comprese quelle mariane, assumono potere immaginifico, evocativo, persuasivo e persino taumaturgico.
La cultura visuale cristiana di Luca Chen
Dopo l’infelice esito della controversia del riti cinesi (1742), la via dell’accomodamento culturale venne abbandonata, e fu ripresa negli anni venti del secolo scorso grazie a Celso Costantini, il delegato di Pio XI in Cina, che tanto fece per promuovere l’inculturazione del cristianesimo nel grande paese asiatico. Fu lui che ispirò una scuola di ‘arte cristiana cinese’ a Pechino, presso l’Università Fujen. L’artista più noto che riprodusse i personaggi sacri in stile cinese fu Luca Chen. Famose sono in particolare alcune sue ‘Madonne’, che ad alcuni cattolici perplessi facevano pensare, fin troppo, alla Buddhista Guanyin.
Bisogna però ribadire che le rappresentazioni visive mariane sono, in ogni parte del mondo, una via spontanea che promuove il processo di inculturazione. La devozione verso Maria tocca emozioni che devono essere espresse in uno stile congeniale ai fedeli. Nelle varie nazioni del mondo abbiamo dunque Madonne nere, latine, indie, bianche, e naturalmente anche cinesi.La Madonna cinese della Chiesa del Nord di Pechino.
Rimane il fatto che non tutti i cattolici sentono il bisogno di avere una ‘Madonna cinese’ per alimentare la loro devozione. La bella immagine di Maria Imperatrice della Cina, nella Chiesa del Nord a Pechino, ne è un esempio. La pittura a olio, di un artista contemporaneo di Hong Kong, rappresenta Maria e il bambino Gesù in sgargianti e lussuose abiti imperiali, dominati dal colore giallo.
Alcuni cattolici di Pechino pensano che Maria, non essendo cinese, non dovrebbe essere rappresentata artificialmente come cinese. E quel quadro ricorderebbe un periodo, la rivoluzione dei Boxer, durante il quale i cattolici ebbero molto a soffrire proprio a causa dell’imperatrice Cixi. Tuttavia il dipinto della Beitang si ispira a quello di Dong Lu, di cui andremo presto a raccontare la storia.La Madonna di LourdesIl popolo cattolico della Cina ama molto la Vergine Maria. Attraverso le immagini mariane, i fedeli cinesi sono stati in grado di affermare la loro identità distintiva e persino di superare circostanze molto difficili e sconvolgimenti storici tumultuosi.
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La fede è sopravvissuta negli anni bui della persecuzione comunista grazie ad alcune devozioni fondamentali: al Sacro Cuore, alla Madonna, e al papa. Il culto alla Madonna di Lourdes si è largamente diffuso grazie alla devozione dei missionari europei, in particolare di quelli francesi, molto numerosi in Cina nella seconda metà del 19mo secolo e nella prima metà del 20mo secolo. Non c’è chiesa in Cina che non abbia una grotta o un riferimento alle apparizioni di Lourdes.
In seguito si è diffuso anche la devozione alla Madonna di Fatima.Donlu come FatimaSono due, in Cina, le immagini e i santuari della Madonna più amate dal popolo cattolico. Sono entrambi dedicati a Maria Aiuto dei Cristiani (24 maggio), perché i due santuari hanno preso origine dall’intervento di Maria in protezione ai cristiani in pericolo.La vicenda di Donglu ha inizio nel 1900, durante la rivolta dei Boxer.
Il villaggio cattolico di Donglu (40 km da Baoding, nella provincia dell’Hebei), era circondato da migliaia di rivoltosi pronti al massacro. Ai 700 fedeli e al loro sacerdote non restò che invocare la Madonna, umanamente certi la loro morte fosse ormai prossima. Le cronache cattoliche narrano allora che apparve una donna circondata di luce, e i rivoltosi spaventati e impotenti si ritirarono. Fu costruita una chiesa per ringraziare la Vergine della protezione. L'immagine dell'imperatrice vedova Cixi in abiti imperiali fu usata come modello per ritrarre la Madonna col Bambino.
Nel 1924 i vescovi della Cina riuniti nel sinodo di Shanghai istituirono la chiesa di Dong Lu come santuario. L'immagine e la chiesa divennero meta molto popolare di pellegrinaggi. Nel 1932 Pio XI approvò il culto e il santuario. Distrutto dai giapponesi nel 1941, il santuario fu ricostruito e ingrandito tra il 1989 e 1992, ed è anch’esso dedicato a Maria Ausiliatrice (Aiuto dei Cristiani), con la festa il 24 maggio.
Decine di migliaia di fedeli (compresi quattro vescovi e un centinaio di preti) hanno riferito che il 23 maggio 1995, vigilia della festività di Maria aiuto dei cristiani, sarebbe avvenuto uno straordinario movimento del sole presso il santuario di Dong Lu. Il racconto dei presenti ricorda noto ‘miracolo del sole’ a Fatima il 13 ottobre del 1917.
Da allora le autorità di sicurezza impediscono ai fedeli di recarsi in pellegrinaggio a Donglu. La devozione del popolo riuscì talvolta ad eludere le misure proibitive, e molti si recarono al santuario, che sorge in una zona dove le comunità cattoliche sotterranee sono fortemente presenti e pesantemente osteggiate dalla politica religiosa del governo. La frequentazione del santuario da parte di quei fedeli ha assunto una forte connotazione di lealtà al papa.