Città del Vaticano , sabato, 22. maggio, 2021 13:15 (ACI Stampa).
"Il nostro incontro avrebbe dovuto avvenire lo scorso febbraio, nell’anniversario dell’inizio dell’epidemia in Europa, proprio nella città di Codogno. Appena ricevuta la vostra proposta, avevo visto che era importante accoglierla, perché la vostra scuola, nel contesto di questa dura prova, rappresenta un segno di speranza". Cosi Papa Francesco accoglie i Dirigenti e gli Studenti dell’Istituto “Ambrosoli” di Codogno ricevuti questa mattina in Udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano.
"Prima di tutto perché è una scuola, cioè luogo educativo per eccellenza. E secondo, nello specifico, perché è un istituto tecnico-professionale, cioè prepara direttamente i giovani al lavoro; e proprio il lavoro, l’occupazione, è una delle vittime di questa pandemia. Dunque, siete un doppio segno di speranza. Ma se lo siete concretamente è perché, come ha detto la Dirigente, non vi siete mai persi d’animo. Questo è decisivo. Mi congratulo con voi!", dice il Papa agli studenti di Codogno, il primo comune italiano ad essere colpito duramente dal Coronavirus.
E' il 21 febbraio 2020 quando viene scoperto il primo caso covid in Italia. Codogno viene isolata, le scuole chiudono e il piccolo comune di Lodi diventa la nuova Whuan.
"In questi mesi mi sono arrivate notizie di diverse esperienze molto positive vissute da gruppi di insegnanti e studenti, in Italia e in altri Paesi. Esperienze che dimostrano che quando si incontrano la generatività degli insegnanti con i “sogni” degli studenti non c’è virus che possa fermarli! Voi ragazzi e ragazze avete dentro una forza, un desiderio che, se viene stimolato e accompagnato con saggezza e passione dagli adulti, porta frutti sorprendenti. Lo diceva bene la Dirigente: c’è bisogno di docenti che siano “maestri” nel senso più nobile del termine", dice ancora il Pontefice.
Per il Papa "testa, cuore e mani" per i giovani e la scuola sono "un circolo da tenere sempre aperto e dinamico".