Yangoon , lunedì, 17. maggio, 2021 12:30 (ACI Stampa).
È stato arrestato lo scorso 14 maggio, ma ne è stata data notizia solo oggi dall’agenzia Fides. Padre Labang Lar Di, missionario birmano di San Colombano e sacerdote cattolico della diocesi di Banmaw, nello Stato del Kachin, nel Nord Est del Myanmar.
L’agenzia di Propaganda Fide, riferendosi ad informazioni della Chiesa locale, riporta che il sacerdote è stato arrestato il 14 maggio nel suo percorso verso la città di Myitkyina. Lì, avrebbe ritirato gli aiuti in denaro per sostenere le famiglie povere rimaste senza lavoro e che partecipano al movimento di disobbedienza civile che fa seguito al colpo di Stato militare avvenuto in Myanmar lo scorso 1 febbraio.
Il sacerdote è uno dei tanti missionari, religiosi e membri della Chiesa che sono scesi a fianco dei cittadini in difficoltà dopo aver protestato pacificamente. Il suo arresto è un ulteriore atto di intimidazione alla Chiesa per il suo lavoro a fianco delle persone, ma ha anche avuto il poter di far crescere il risentimento nazionale. La notizia si è infatti diffusa molto rapidamente sui social media.
Il lavoro della Chiesa per le persone è fortemente minacciato. La Chiesa porta aiuti a professionisti e lavoratori del Myanmar che ora stanno guidando il Movimento per la disobbedienza civile (CDM) contro la giunta militare. Si tratta di persone con lavori altamente specializzati - operatori sanitari e medici, banchieri, avvocati, insegnanti, ingegneri, funzionari pubblici – e vitali per l’economica del Paese.
Questi hanno chiesto ai militari di ripristinare le istituzioni democratiche, rifiutandosi di tornare al lavoro, e i militari per ritorsione il 16 maggio hanno licenziato più di 150.000 insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, dalle scuole primarie alle università, arrestando nel complesso diecimila membri del personale civile in tutto il paese.