Roma , sabato, 15. maggio, 2021 10:00 (ACI Stampa).
Sono ormai diverse le diocesi italiane che hanno aperto il loro Sinodo diocesano e altre che si avviano a farlo.
Domani sarà la volta della diocesi di Padova: una data storica per la Chiesa patavina che “entrerà negli annali”, si legge in una nota. In questa giornata, infatti, con la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Claudio Cipolla, in Cattedrale, sarà indetto il Sinodo diocesano. Contemporaneamente in altre 14 chiese del territorio diocesano si celebrerà l’Eucaristia e al termine ci sarà un collegamento con la Cattedrale per ascoltare le parole del vescovo. Sarà la domenica in cui si apre un “santo viaggio”, a cui è invitata e convocata l’intero diocesano. Un cammino che durerà alcuni anni, scanditi in diverse tappe “guidato dallo Spirito, animato dallo stile del discernimento, orientato da tre verbi di riferimento: riconoscere, interpretare, scegliere”, spiega la diocesi.
Il cammino verso il Sinodo diocesano parte da lontano: “un’intuizione che il vescovo ha maturato fin dall’inizio del suo ministero episcopale” e che ha trovato sempre più sostanza, prima con l’esperienza del Sinodo dei giovani (2016-2018); quindi con l’incontro con le parrocchie grazie alla Visita pastorale avviata il 18 ottobre 2018 e tuttora in corso; e negli ultimi anni maturata con il confronto e il discernimento all’interno degli organismi diocesani di comunione: Consiglio presbiterale e Consiglio pastorale diocesano. “Per il Sinodo – ha detto il presule - vorremmo un percorso leggero, comprensibile e stimolante, evitando la ripetitività e la pesantezza. Se la questione è la visione di Chiesa, come sogno condiviso, allora non ci interesserà discutere ogni singolo tema, quanto, invece, attivare buoni processi di crescita e maturazione, a partire da alcuni criteri e da alcune aree prioritarie di evangelizzazione. Per il Sinodo immaginiamo una partenza da quanto ci appassiona e può diventare generativo, piuttosto che da quanto ci manca e ci sembra deficitario”.
“Quello che si apre – ha aggiunto al settimanale diocesano “La Difesa del Popolo” - ora è il tempo della convocazione. È il momento di indicare a tutti la stazione di partenza a cui ci diamo appuntamento. Questo è il tempo in cui ogni cristiano deve maturare la disponibilità a mettersi su questo treno, a intraprendere questo viaggio. C’è bisogno di spiegare dove si va, con chi si va, quale stile avrà questo viaggio, se siamo in grado di farlo oppure no. Come Diocesi abbiamo scelto di intraprendere la strada del Sinodo con il parere positivo del Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio presbiterale, ora vogliamo interpellare comunità e singoli cristiani nelle varie forme di vita a partecipare. Questo è il tempo della convocazione”.
Apertura, nella diocesi di Modena-Nonatola, dell’ Anno giubilare nel 3° centenario dell’inaugurazione del Santuario di Puianello, dedicato alla Beata Vergine della Salute, avvenuta l’8 settembre 1721. L’anno è stato aperto dall’arcivescovo, Erio Castellucci, giovedì e terminerà il 13 maggio 2022. Nel corso dell’anno tante iniziative. Tra queste “Come a Fatima per la pace nel mondo” che si terrà ogni 13 del mese, fino ad ottobre: a giugno presiederà Lino Pizzi, vescovo emerito di Forlì-Bertinoro; a luglio Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina; ad agosto, Luciano Monari, vescovo emerito di Brescia; a settembre, Francesco Cavina, vescovo emerito di Carpi; ad ottobre, don Alessandro Garuti, arciprete di Castelvetro di Modena.