Roma , sabato, 1. maggio, 2021 10:00 (ACI Stampa).
Centri di accoglienza notturni per persone bisognose, per malati e le loro famiglie, orti solidali, mense, scuole primarie per bambini nei Paesi poveri, case di accoglienza per donne in difficoltà e per persone con fragilità, asili nido multietnici, accoglienza per persone senza fissa dimora.
Sono alcune delle iniziative finanziate dalla Chiesa italiana attraverso i fondi dell’8 per mille. Una presenza costante, quella della Chiesa, anche nell’ultimo anno di pandemia. Un solo dato: fino ad oggi 237,9 milioni di euro provenienti dai fondi dell’8x1000 alla Chiesa cattolica italiana per far fronte all’emergenza Covid19. Sono stati attivati centinaia di progetti s supporto delle fasce più debli della popolazione del nostro Paese.
“C’è un Paese che non ha mai smesso, nemmeno per un istante, di prendersi cura dei più deboli”, lo slogan. E domani, 2 maggio, si celebra la Giornata Nazionale dell’8xmille alla Chiesa Cattolica. Un’occasione per ricordare l’importanza di una scelta che può cambiare la vita di molti come è stato possibile toccare con mano in questo lungo periodo segnato da forti tribolazioni, dove la pandemia ha scavato in modo indelebile la vita di tutti, si legge sul sito: una “condizione particolarmente dura, in cui tante famiglie e persone sole non sono state sopraffatte dagli eventi grazie alla solidarietà di quei 13 milioni di italiani (dati 2019) che, con la loro firma, hanno contribuito a destinare alla Chiesa Cattolica l’8xmille del gettito IRPEF”.
E l’iniziativa durante la pandemia è di una portata senza precedenti che ha consentito alle Caritas diocesane di tutta Italia di aiutare migliaia di famiglie pressate per la prima volta dall’indigenza, prive di una qualsiasi fonte di reddito a causa della pandemia. Gli stanziamenti hanno permesso di “provvedere a generi alimentari, farmaci, prodotti per l’igiene; di pagare bollette, affitti, rate di mutui; di sostenere imprese famigliari e liberi professionisti piegati dalla crisi; di impedire che i debiti li spingessero nelle mani degli usurai e della malavita”.