Città del Vaticano , venerdì, 30. aprile, 2021 12:15 (ACI Stampa).
Tre parole: azione, cattolica e italiana. Sono queste le parole che Papa Francesco ripete e consegna ai Membri del Consiglio Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, in occasione della XVII Assemblea Nazionale, in corso online dal 25 aprile al 2 maggio 2021 sul tema “Ho un popolo numeroso in questa città”.
Francesco li riceve in Vaticano. Inizia dalla parola azione: "Possiamo chiederci cosa significa questa parola azione, e soprattutto di chi è l’azione. La pandemia ha mandato all’aria tanti progetti, ha chiesto a ciascuno di confrontarsi con l’imprevisto. Accogliere l’imprevisto, invece che ignorarlo o respingerlo, significa restare docili allo Spirito e, soprattutto, fedeli alla vita degli uomini e delle donne del nostro tempo. Vi invito a far sì che la ricerca di una sintesi tra Parola e vita, che rende la fede un’esperienza incarnata, continui a caratterizzare i percorsi formativi dell’Azione Cattolica".
Quella dell’Azione Cattolica è una storia che inizia da lontano. Raccontarla significa raccontare anche la storia della Chiesa e dell’Italia degli ultimi centocinquant'anni. Le origini dell'Azione Cattolica risalgono al settembre 1867, quando due giovani universitari, Mario Fani, viterbese, e Giovanni Acquaderni, fondano a Bologna la Società della Gioventù Cattolica Italian. Il motto "Preghiera, Azione, Sacrificio" sintetizza la fedeltà a quattro principi fondamentali:
"Dobbiamo essere molto attenti nel non cadere nell’illusione del funzionalismo. I programmi, gli organigrammi servono, ma come punto di partenza, come ispirazione. Quello che porta avanti il regno di Dio e la docilità allo Spirito e la presenza del Signore. La libertà del Vangelo. È triste vedere quante organizzazioni sono cadute nel tranello degli organigrammi. Tutto perfetto, tutte istituzioni perfette… ma la fede dove è, lo spirito dove è? Lo stiamo cercando insieme… state attenti a non cadere nella schiavitù degli organigrammi. Il Vangelo è disordine, perché lo Spirito quando arriva fa chiasso, al punto che l’azione degli apostoli sembra azione di ubriachi. La docilità allo spirito è rivoluzionaria, perché è rivoluzionario Gesù Cristo, perché è rivoluzionaria l’incarnazione", dice il Papa a braccio.
Quali caratteristiche deve avere l’azione, l’opera dell’Azione Cattolica? Il Papa risponde: "Direi prima di tutto la gratuità. La spinta missionaria non si colloca nella logica della conquista ma in quella del dono. La gratuità, frutto maturo del dono di sé, vi chiede di dedicarvi alle vostre comunità locali, assumendo la responsabilità dell’annuncio; vi domanda di ascoltare i vostri territori, sentendone i bisogni, intrecciando relazioni fraterne. Una seconda caratteristica del vostro agire che vorrei sottolineare è quella dell’umiltà, della mitezza. Umiltà e mitezza sono le chiavi per vivere il servizio, non per occupare spazi ma per avviare processi."