Roma , mercoledì, 28. aprile, 2021 14:00 (ACI Stampa).
C’è una parola che nella vita e nella missione di Giustino Maria Russolillo, che sarà proclamato santo il 3 maggio, che da il senso del suo carisma: vocazionario.
Russolillo, Sacerdote, Fondatore della Società delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni è nato il 18 gennaio 1891 a Pianura di Napoli e nello stesso luogo è e morto il 2 agosto del 1955. Don Giustino è stato parroco di San Giorgio Martire in Pianura di Napoli dal 20 Settembre 1920 fino alla sua morte. La sua vita è stata spesa per i giovani chiamati da Dio ad essere sacerdoti o religiosi.
“Ma la sua opera più caratteristica e il campo più specifico sarà sempre il Vocazionario, del quale riceve nome e attività ogni sua casa religiosa e allo stesso deve essere in costante relazione di mutuo. alimento e incremento con le parrocchie, collegi e Missioni” spiega Russolillo stesso parlando della Società.
Come spiega padre Salvatore Musella “ il Vocazionario deve alimentare tutte le altre opere della congregazione, nel senso che queste avranno valore soltanto se hanno come finalità l’incremento dello stesso Vocazionario”.
In pratica senza il Vocazionario il vocazionista perde la sua vera identità, muore il suo carisma. E quindi ogni residenza vocazionista deve essere sempre un Vocazionario. Si tratta di un’opera dove si accolgono nella pietà e nello studio quanti mostrano segni di vocazione e non son ancora orientati verso una congregazione o una diocesi.