Roma , sabato, 24. aprile, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Venezia e la sua laguna. Venezia e i suoi palazzi dorati, con volte e archi , mirabili opere dell’architettura rinascimentale che segneranno la storia della città veneta. Ma Venezia vuol dire anche San Marco e il suo leone.
Facciamo un salto a ritroso nel tempo, e arriviamo all’anno 892. A Venezia arrivano le ceneri di San Marco. Secondo una leggenda erano state trafugate dalla città di Alessandria d'Egitto: la spedizione di due arditi marinai, Rustico di Torcello e Bon di Malamacco, è riuscita ad ottenere le tanto desiderate ceneri dell’evangelista.
Ma il legame tra questa città e San Marco è ancora più antico. Una leggenda narra che San Pietro aveva consigliato a Marco di recarsi prima ad Aquileia, poi ad Alessandria d'Egitto con lo scopo di convertire gli infedeli di quel paese. Il racconto, poi, si fa ancora più intrigante: in una tempesta, la nave dove era imbarcato Marco, si riparò in una delle poche capanne di pescatori che sorgevano sull'isola di Rialto. Altre fonti dicono di Malamocco. Marco, dopo una frugale cena coi pescatori, volle riposare prima di intraprendere - nuovamente - il viaggio. Così si addormentò ed ebbe una visione in sogno. Un angelo gli rivolse queste parole: "Un giorno, su questa isoletta, oh Marco, una grande città meravigliosa sorgerà. In questa tu troverai il tuo ultimo riposo e avrai pace: Pax tibi, Marce, Evangelista meus". Il giorno seguente, Marco, di buon mattino, ripartì alla volta dell’Egitto, la terra che vedrà il suo martirio. Ma volle prima raccontare il sogno ai marinai che lo avevano ospitato. Quel racconto sarà tramandato di padre in figlio. Nel 829, il popolo veneziano, si trovò alle prese con l’importante decisione di trovare un santo protettore per la propria città. Fu in questa occasione che la vox populi non ebbe esitazione: l’evangelista Marco non poteva che divenire il patrono della città lagunare, conservando - appunto - le sue ceneri.
E il leone, simbolo di Venezia, da cosa nasce? E perché viene ricondotto alla figura dell’evangelista? La famosa effige è più che presente nel nostro immaginario collettivo: le fauci aperte del coraggioso felino; le ali maestose verso il cielo e l'immancabile Libro che reca con sé.
Il leone di San Marco - o denominato “leone marciano” - era, in origine, la rappresentazione simbolica dello stesso San Marco Evangelista, in forma di leone alato. La prima attestazione di questa immagine si trova nell’Apocalisse di Giovanni. Nel libro della Sacra Scrittura viene descritto il Trono dell’Onnipotente. Il trono è circondato da quattro esseri viventi con l’aureola e le sembianze di: leone alato, vitello, uomo alato e aquila. E’ il cosiddetto Tetramorfo. Nel 180 d.C. Sant’Ireneo, vescovo di Lione, interpreta i quattro esseri come simboli dei quattro Evangelisti: Marco (il leone alato), Luca (il vitello poi divenuto toro), Matteo (l’uomo alato) e Giovanni (l’aquila).